Regno Unito
Mentre in Italia il precedente Governo ha deciso di dirottare su altre voci di finanza pubblica circa la metà del miliardo e mezzo di euro di extragettito proveniente dall’asta del dividendo digitale e che doveva servire alla chiusura del digital divide, il Regno Unito va nella direzione opposta, decidendo di destinare la pur limitata somma di 100 milioni di sterline (circa 120 milioni di euro) al piano di sviluppo della fibra ottica, anche con l’aiuto – sembra – del China Investment Corporation: il fondo sovrano governativo da 410 miliardi di dollari si è detto pronto a intervenire in progetti infrastrutturali in Europa a partire da Londra.
Obiettivo del nuovo round di finanziamenti, ha spiegato il cancelliere George Osborne, è di creare un network di 10 città coperte con una rete ultrabroadband in grado di offrire velocità di connessione da 80 a 100 Mbps.
Al centro del tradizionale ‘discorso d’autunno’ di Osborne, che ieri ha presentato ai Comuni il budget per il nuovo anno e non ha nascosto la necessità di nuove misure di austerità per affrontare la crisi, c’è stata la parola ‘crescita’ ed è evidente che oltremanica questa è associata anche alla fibra ottica all’infrastrutturazione digitale, visto che anche il regno Unito deve affrontare problemi simili a quelli italiani, quali una crescita inferiore al previsto e la forte disoccupazione giovanile, e intraprendere misure non proprio popolari quali l’innalzamento dell’età pensionabile.
10 le città interessate dal piano sull’ultrabroadband. Le prime saranno Belfast, Cardiff, Edimburgo e Londra, le altre saranno stabilite in seguito a una gara nazionale.
Gli stanziamenti saranno suddivisi tra le piccole e medie imprese e serviranno per l’infrastrutturazione di speciali zone economiche di queste 10 città, di concerto coi piani già predisposti con le autorità locali. Anche gli operatori telefonici potranno concorrere per ottenere finanziamenti.
In totale, per accelerare la diffusione della banda ultra larga fissa e mobile, il Regno Unito ha stanziato fondi pubblici per 630 milioni di sterline. L’obiettivo è di portare collegamenti a 24 Mbps al 66% delle famiglie e a 2Mbps al restante 34% entro il 2015.
Osborne ha annunciato un ‘National Infrastructure Plan‘ per il rilancio dei progetti infrastrutturali da 30 miliardi di sterline, dei quali, tuttavia, solo 5 miliardi usciranno dalle casse del Governo di sua maestà. Il resto potrebbe infatti provenire anche dalla China Investment Corporation: il fondo sovrano governativo da 410 miliardi di dollari si è detto pronto a intervenire in progetti infrastrutturali in Europa utili a garantire ritorni stabili e sul lungo periodo, a cominciare da Londra, per allargarsi presto anche on altri paesi dell’Eurozona.