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Agenda digitale: Pdl e Pd chiedono a Mario Monti un Sottosegretario ad hoc

Italia


Pdl e Pd chiedono a Mario Monti la nomina di un Sottosegretario all’Agenda digitale.

“Qualsiasi scelta che vada nella direzione di sviluppare l’economia digitale in Italia – ha dichiarato Antonio Palmieri, responsabile innovazione nel Pdl – è una scelta utile che può aiutarci a uscire dalla crisi. Collaboreremo con la persona scelta dal presidente Monti per portare a compimento i progetti del Governo precedente e le nuove iniziative“.

Disponibile anche Paolo Gentiloni, responsabile Comunicazione del Pd: “Siamo assolutamente favorevoli e convinti che questa sia una scelta positiva e nuova. Mario Monti ha fatto riferimento all’Agenda digitale europea e gli impegni necessari in Italia, e questo mi ha colpito molto. Crediamo che l’economia digitale sia il settore più promettente e che il suo effetto volano per tutti i settori sia un sostegno concreto per rilanciare l’economia e lo sviluppo”.

 

Nel suo primo discorso al Senato, infatti, Monti ha dichiarato che “L’agenda digitale dovrà essere sviluppata. Occorre operare per raggiungere gli obiettivi fissati in sede europea e promuovere la diffusione della banda larga” (Leggi Articolo Key4biz).

Il premier ha inoltre spiegato che “un impulso all’attività economica potrà derivare da un aumento del coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione di infrastrutture” e parlato di “project financing in modo da ridurre il rischio associato alle procedure amministrative”.

Per il professore, poi, bisogna superare il principio dell’Italia ‘anello debole’ e riprendere a ‘pieno titolo’ l’elaborazione del progetto europeo: “Non vediamo i vincoli europei come un’imposizione. Non c’è un ‘loro’ e un ‘noi’: l’Europa siamo noi“.

 

Tornato nella capitale ieri dopo il vertice a Strasburgo con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, ai quali ha anticipato i punti salienti della manovra che il governo si prepara a varare per arrivare al pareggio di bilancio entro il 2013, il presidente del Consiglio ha incontrato in serata, a Palazzo Giustiniani, i leader dei partiti che sostengono il suo governo, Angelino Alfano, Pier Ferdinando Casini e Pier Luigi Bersani. L’appuntamento è servito a fare il punto sulla questione della nomina dei viceministri e dei sottosegretari che il premier vorrebbe ufficializzare entro i primi giorni della prossima settimana senza superare il tetto di trenta.

 

Pdl, Pd e Terzo polo hanno fatto pervenire nei giorni scorsi a Monti una lista di nomi di area su cui spetta al premier l’ultima decisione. Nell’incontro si sarebbe discusso anche dello scandalo che investe il vertice di Finmeccanica, società controllata dal ministero del Tesoro, e della necessità di sostituirlo in tempi brevi, oltre che dei primi provvedimenti economici che Monti sarebbe intenzionato a presentare in Parlamento prima della pausa natalizia.

 

Il problema viceministri e sottosegretari non sarà affrontato invece dal Consiglio dei Ministri con all’ordine del giorno tre decreti presidenziali relativi all’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Oggi a Palazzo Chigi, riferendosi all’incontro con la Merkel e Sarkozy, Monti ha detto: sono “consapevoli che un nostro crollo porterebbe inevitabilmente alla fine dell’euro, provocando uno stallo del processo di integrazione europea dalle conseguenze imprevedibili”.

 

Il governo, recita una comunicato stampa, “ha avviato la discussione per identificare il percorso operativo da intraprendere, nel più breve tempo possibile, per la definizione del pacchetto di misure da adottare“.

Monti – si legge ancora nella nota – ha sottolineato che l’Italia ha dimostrato nel suo recente passato di aver compiuto progressi significativi in materia di consolidamento fiscale, mentre l’impegno a rendere tale consolidamento sostenibile sarà attuato in tempi rapidi con misure di impulso alla crescita”.

“Il Presidente del Consiglio – afferma ancora il comunicato – ha riconfermato l’impegno a raggiungere gli obiettivi stabiliti in sede europea (ed in particolare il pareggio di bilancio nel 2013), identificando con chiarezza un programma di riforme strutturali ‘equo ma incisivo’ da perseguire con il consenso delle parti sociali”.

 

L’agenda di lavoro di Monti prevede successivamente l’incontro con Olli Rehn, Commissario europeo agli Affari economici e finanziari, con cui discuterà il merito dei provvedimenti anticrisi che il governo italiano si appresta a presentare in Parlamento e su cui dovrebbe essere scontata l’opinione favorevole dell’Unione Europea. Il presidente del Consiglio affronta questo appuntamento con alle spalle il risultato positivo del vertice di ieri con Merkel e Sarkozy. Il presidente francese ha in particolare sottolineato che la volontà di Germania e Francia è di sostenere e aiutare il governo italiano: “ il premier Monti ci ha invitato a Roma a breve per proseguire la discussione e ci andremo con grande piacere”.

 

Secondo le prime indiscrezioni il governo si appresta a varare una manovra correttiva da 15-20 miliardi di euro che prevede la reintroduzione dell´Ici, con una rivalutazione delle rendite catastali, una mini patrimoniale sui patrimoni più ingenti e una revisione delle accise. Nella manovra potrebbe venire anche inserita un nuovo aumento delle aliquote Iva di un punto percentuale. Si parla inoltre anche di nuovi tagli ai trasferimenti agli enti locali e alla sanità attraverso l´introduzione del meccanismo dei costi standard.

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