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Il mercato dei pagamenti via cellulare attraverso la tecnologia NFC è ancora molto ristretto, ma potrebbe subire una notevole spinta il prossimo anno, quando sia Apple che Microsoft dovrebbero lanciare dei dispositivi abilitati – basati su iOs e Windows Phone 7 – che andranno ad aggiungersi a quelli già disponibili su Android, BlackBerry e Bada.
Secondo un report Digitimes, basato sui dati dei produttori di smartphone taiwanesi, il numero di dispositivi abilitati all’NFC crescerà dal 10% di quest’anno a oltre il 50% nei prossimi tre anni, anche se bisognerà affrontare tutta una serie di questioni quali la standardizzazione, l’ecosistema e le operazioni commerciali.
Nokia e Microsoft attualmente stanno lavorando in maniera congiunta sulla maniera più efficace per incorporare questa tecnologia nei prossimi dispositivi Nokia con Windows Phone che dovrebbero vedere la luce il prossimo anno, come confermato da Andy Lees, presidente di Windows Phone, alla AsiaD conference il mese scorso. Il gruppo finlandese, del resto, vanta il maggior numero di smartphone e accessori dotati di tecnologia NFC e ha confermato che a partire dal primo semestre 2012 saranno attive le soluzioni Secure NFC SIM based e hardware based, che renderanno, grazie all’utilizzo di un sistema di criptografia, le transazioni ancora più sicure.
Apple dovrebbe includere la tecnologia nel prossimo modello iPhone: la società ha depositato presso lo US Patent & Trademark Office un brevetto relativo a una sim virtuale in collegamento con un router NFC che farebbe presumere che il prossimo iPhone potrebbe essere dotato di funzioni di pagamento sia per gli acquisti ‘fisici’ (quindi di beni nei negozi dotati degli appositi lettori), che per quelli virtuali, come le telefonate sulle reti degli operatori che offrono questo servizio.
L’ingresso nel settore di due big del calibro di Microsoft e Apple potrebbe rappresentare la svolta per il settore dell’NFC. Attualmente, infatti, i consumatori non conoscono bene la tecnologia, presente solo su una manciata di dispositivi e per una gamma di servizi ancora molto limitata.
Ma se Apple e Microsoft riuscissero non solo a includere la tecnologia nei loro prossimi dispositivi, ma anche a creare una serie di applicazioni interessanti, questo potrebbe accelerare l’adozione di NFC e trasformarla in una tecnologia radio essenziale come il Wi-Fi o il Bluetooth.
Apple in particolare, potrebbe far leva sul suo App Store – già collegato alle carte di credito dei clienti iTunes – per offrire applicazioni da utilizzare per ottenere buoni sconto dai negozi, per acquistare un biglietto passando il telefono vicino a una locandina cinematografica o per inviare offerte di marketing personalizzate agli utenti.
Un mobile wallet targato Apple potrebbe essere un altro formidabile strumento per portare la tecnologia sul mercato di massa, anche se già esistono diverse offerte concorrenti come il Google Wallet, il sistema Isis (realizzato da una joint venture tra diversi operatori Usa) e il digital wallet di Visa.
Ma NFC non significa solo pagamenti e buoni sconto: la tecnologia consente ad esempio lo scambio di informazioni – contatti, app, pagine web, foto, video, rubrica contatti e così via – tra dispositivi abilitati, semplicemente avvicinandoli. Se, insomma, i big player riusciranno a muoversi nella direzione giusta potrebbero aprirsi diversi scenari innovativi basati sull’interazione ‘contactless’.