Mondo
Lo sfruttamento e gli abusi sessuali nei confronti dei bambini sono un problema mondiale, che richiede soluzioni a livello mondiale, soprattutto dopo che internet – un medium senza confini – ha incrementato il fenomeno, permettendo ai criminali di nascondersi nell’anonimato. Spetta, dunque, ai paesi accordarsi e rafforzare la loro cooperazione per fermare questi cyber-criminali e con questo intento, in occasione della conferenza annuale del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica e del 10° anniversario della Convenzione di Budapest, il Consiglio d’Europa e la Virtual Global Taskforce (VGT) hanno firmato un accordo di cooperazione per combattere gli abusi sessuali online e rendere più sicuro l’uso di Internet per i bambini.
Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d’Europa, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa, dichiarando: “Quotidianamente i media riferiscono nuovi episodi di bambini vittime di predatori sessuali online. Le Convenzioni del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica e sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali sono state i primi strumenti normativi internazionali al riguardo, ed è eccellente che la VGT ne prosegua l’azione per porre fine allo sfruttamento sessuale online dei bambini in tutto il mondo”.
Come ha affermato Neil Gaughan, Presidente della VGT: “È un problema in costante aumento e dobbiamo purtroppo aspettarci una rapida crescita della quantità di immagini di pornografia infantile che circolano in rete. Disporre di leggi coerenti attraverso il mondo è uno dei mezzi che ci consentirà di lottare insieme contro tale flagello. La VGT si propone di utilizzare le convenzioni elaborate dal Consiglio d’Europa per sostenere le forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità e contribuire a sviluppare e rafforzare la legislazione a livello internazionale”.
La VGT comprende tra i suoi membri la Polizia federale australiana, il Centro del Regno Unito sullo sfruttamento minorile e la protezione online (CEOP), Europol, Interpol, la Polizia postale e delle comunicazioni italiana, il Centro nazionale di coordinamento contro lo sfruttamento dei bambini – che dipende dalla Gendarmeria reale del Canada, la Polizia neozelandese, il ministero dell’Interno degli Emirati Arabi Uniti, l’Amministrazione americana di controllo delle dogane e dell’immigrazione (ICE), nonché partner del settore privato.
Dalla sua creazione nel 2003, la Taskforce ha permesso di salvare centinaia di bambini vittime di abusi sessuali, effettuando numerose operazioni di polizia mirate, che hanno consentito di identificare centinaia di delinquenti sessuali pedofili in tutto il mondo.