Mondo
La Cina, con il suo mezzo miliardo di utenti internet, entro il 2015 potrebbe diventare la prima piazza mondiale per l’eCommerce, superando gli Stati Uniti.
A dirlo è uno Studio di Boston Consulting Group (BCG), secondo il quale il numero dei clienti che compra online dovrebbe passare dagli attuali 145 milioni a 329 milioni nel 2015.
Nei prossimi 4 anni, l’esplosione dello shopping in rete spingerà ogni utente cinese a spendere quasi mille dollari l’anno, un livello vicino a quello degli USA.
Il volume delle transazioni online potrebbe arrivare a rappresentare oltre 314 miliardi di dollari, superando il volume americano.
La Cina conta il più grosso numero di utenti internet del mondo e i servizi di eCommerce stanno registrando un forte aumento.
Il settore beneficia inoltre di costi molto basasi per i servizi di trasporto e comunicazione: in Cina spedire un pacchetto da 1 chilogrammo costa mediamente 1 dollaro mentre negli USA almeno 6 dollari.
Intanto però negli Stati Uniti le compere online per i regali di Natale sono partite alla grande, secondo i dati pubblicati ieri da ComScore.
Gli acquisti su internet nei primi 20 giorni della stagione delle festività, che negli USA comincia con l’inizio di novembre, hanno registrato una crescita di oltre il 14% a 9,7 miliardi di dollari (7,2 miliardi di euro), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
ChannelAdvisor, che commercializza alcuni prodotti su Amazon e Ebay, stima che i suoi clienti hanno visto le vendite online, su base comparabile, balzare del 28% sulle prime tre settimane di novembre rispetto al 2010. Le loro distribuzioni su Amazon sono aumentate del 65% e quelle su eBay del 19%.
E in Italia cosa succede?
Saranno oltre 7 milioni gli italiani che quest’anno acquisteranno i regali sul web. Il 10% li comprerà dal cellulare. Ma per tutti è previsto un ritardo nello shopping natalizio. A rilevarlo un’indagine di Tns International per eBay.it, dove si precisa che il 61% degli italiani inizierà a pensare ai regali di Natale solo a dicembre, con un 18% che aspetterà gli ultimi giorni. Forse gli italiani in tempi di crisi aspettano la tredicesima, ma solo il 13% si dichiara previdente, dedicandosi ai regali di Natale durante tutto l’anno.
