Stati Uniti
La concorrenza si fa sempre più vivace, aprendo l’offerta a vantaggio dei consumatori (ma anche delle aziende) nel mercato degli ultrabook: la Hewlett-Packard, infatti, sta per introdurre sulla piazza americana il suo primo laptop ultrabook leggero per competere con MacBook Air, il portatile davvero sottile e leggerissimo della Apple (ha uno spessore che va da 0,4 a 1,94 cm nella parte più spessa).
Il nuovo laptop si chiama HP Folio 13 e prende il nome dalle misure del suo schermo: 13,3 pollici (33,8 centimetri); pesa 3,3 libbre (1,5 chilogrammi) ed è spesso 0,7 pollici. La risoluzione del display è di 1366 x 768 pixel. Il PC sarà in vendita dal 7 dicembre solo negli USA ad un prezzo di partenza di 900 dollari, quindi circa 300 euro in meno rispetto al prezzo del MacBook Air.
Per l’azienda che il mese scorso ha lasciato cadere una proposta di spin off sulla sua unità di personal computer unità, si tratta di una ‘new entry’ nella categoria ultrabook di laptop creati dal chipmaker Intel. HP Folio 13 integrerà un processore Intel Core i5 da 1.6GHz (in alternativa ad una CPU Intel Core i3 a 1.4GHz), 4GB di memoria RAM e 128GB di spazio di archiviazione su solid state drive (SSD).
Il nuovo standard offre design ‘slim’, l’avvio immediato e promette una durata di batteria “all day long”: insomma un’autonomia che dovrebbe sfiorare le 9 ore di lavoro.
L’idea dell’azienda californiana di Palo Alto, dicevamo, è quella di rendere i portatili Windows in grado di competere in modo più serrato con MacBook Air della Apple, che viene venduto a 999 dollari con schermo da 11pollici e a 1.299 dollari nel caso del modello da 13 pollici.
La Hewlett-Packard prevede di vendere Folio 13 per gli utenti consumer e business; il laptop include una porta Ethernet per l’utilizzo in camere d’albergo che non sono dotate di WiFi, come ha riferito in una intervista Mike Hockey, un portavoce della società.
HP Folio 13 fa parte della linea di PC “holidays” di HP e arriva in seguito la decisione dello scorso 27 ottobre del Chief Executive Officer, Meg Whitman, di mantenere la divisione PC della società californiana da 41 miliardi dollari in-house. Il suo predecessore, Leo Apotheker, si era lasciato sfuggire nel mese di agosto che stava esplorando un possibile spin-off del business.
Intanto Intel cerca di “spingere” sul mercato del mobile. Il più grande chipmaker al mondo, infatti, sta cercando di estendere il suo dominio mobile dopo aver fatto pochi progressi nel settore dei tablet. Le recenti inondazioni in Thailandia hanno anche limitato le forniture di hard-disk utilizzate nei PC. L’azienda con base a Santa Clara, California, non produce laptop ultrabook. Avendo creato le specifiche, lascia la produzione ai partner, come ad esempio Acer, Dell e Lenovo Group (il colosso cinese nel settore dei pc, terzo produttore al mondo dopo HP e Dell). La previsione è quella di offrire un ultrabook verso la fine dell’anno fiscale che termina nel mese di gennaio, come la società ha riferito ieri agli analisti.