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Rimandare ulteriormente la riallocazione delle frequenze liberate dal passaggio alla Tv digitale terrestre, per i servizi di banda larga mobile, potrebbe produrre grossi danni economici a livello internazionale. A lanciare l’allarme è la 4G Americas, associazione attiva nella promozione degli standard di telefonia mobile sviluppati sulle tecnologie del Third Generation Partnership Project (3GPP).
La 4G Americas è a capo di una campagna mondiale a sostegno dell’LTE, considerata come la tecnologia wireless più adatta a sfruttare lo spettro lasciato libero nei Paesi che hanno già ultimato gli switch-off. Le Cellcos sono particolarmente interessate alla porzione 700-900 Mhz della banda UHF.
Il Wihite Paper ‘The Benefits of Using LTE in Digital Dividend Spectrum‘ è volto proprio a incoraggiare le autorità regolamentari a riallocare velocemente lo spettro del dividendo digitale a favore della banda larga mobile perché potrebbe potenzialmente produrre notevoli vantaggi economici e sociali.
La 4G Americas ha dichiarato che il dividendo digitale sarà una fonte fondamentale di spettro per il mercato della broadband mobile. Questa porzione ulteriore potrebbe essere usata per soddisfare l’insaziabile domanda di collegamenti veloci alla rete delle grandi città e per coprire le aree rurali che potrebbero, grazie al collegamento alla rete, produrre innovazione e cambiare stile di vita.
Chris Pearson, presidente di 4G Americas, ha dichiarato che “non c’è tempo da perdere“.
“Bisogna andare avanti il più velocemente possibile per snellire i processi e le politiche di riallocazione dello spettro e l’assegnazione delle licenze per gli operatori della banda larga mobile. Se non si procede velocemente, c’è il rischio di produrre gravi danni economici”.
L’LTE è la principale tecnologia usata per la mobile broadband. Al momento è impiegata da oltre 250 operatori mondiali. Il vantaggio di questo standard è che può essere utilizzato sia per le connessioni veloci che per i servizi broadcast come la Tv mobile e quella interattiva.
Secondo la GSMA, ogni aumento del 10% delle penetrazione della telefonia mobile sui mercati emergenti produce una crescita del PIL dell’1,2%.
Uno Studio commissionato da GSMA e AHCIET, condotto da Telecom Advisory Services (TAS), sostiene che ammonterebbe a 15 miliardi di dollari il valore economico delle regioni dell’America Latina dove il wireless arriverebbe a coprire il 93% della popolazione. Questo produrrebbe almeno 11 mila nuovi posti di lavoro.
Nei Paesi Ue si stima che entro il 2020 l’uso del dividendo digitale per la banda larga mobile produrrà un aumento del PIL dello 0,6% l’anno.
La riallocazione dello spettro del dividendo digitale per le reti mobili ridurrà i costi di implementazione e porterà la banda larga in tutte le regioni del mondo, colmando il gap tecnologico e rendendo i servizi broadband accessibili alle masse.
A settembre, s’è chiusa in Italia con successo l’asta pubblica per l’assegnazione delle licenze sulle frequenze destinate ai servizi 4G, che ha garantito al governo un gettito di 3,9 miliardi di euro. I vincitori dell’asta sono Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3G.
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