Italia
Wind ha archiviato i primi nove mesi del 2011 con ricavi in crescita dell’1,9% a 4,1 miliardi di euro, nonostante le difficoltà perduranti del mercato italiano, legate sia alla crescente pressione competitiva sia alla riduzione del 26% della tariffa di terminazione mobile agli inizi di luglio.
L’Ebitda si è attestato a 1,58 miliardi di euro sostanzialmente stabile rispetto ai nove mesi del 2010 (-0,5%) La crescita di Ebitda nel fisso è stata parzialmente compensata dalla riduzione dell’Ebitda del mobile. Il margine Ebitda si è attestato al 38,3%.
L’impatto del taglio alle tariffe di terminazione e della competizione, sottolinea la società guidata da Ossama Bessada, è stato compensato dalla crescita dei ricavi da servizi mobili che, al netto dei ricavi da traffico entrante, hanno registrato un incremento del 2,8%, trainati dal successo del portafoglio delle offerte voce, SMS ed internet sia nel mercato prepagato che nel segmento post-pagato, caratterizzato da buoni tassi di crescita. Considerando invece l’impatto del taglio alla terminazione i ricavi da servizi TLC sono cresciuti dell’1,6%.
La crescente popolarità di smartphone e tablet ha altresì determinato una crescita del 37,0% dei ricavi legati a internet mobile. Risultati che saranno ulteriormente rafforzati nei prossimi periodi attraverso un miglioramento della copertura “indoor” ed dello sviluppo dei servizi di quarta generazione.
La base utenti, nel corso dei primi nove mesi, è cresciuta del 6% a quota 20,8 milioni, mentre l’ARPU mobile (il ricavo medio mensile per utente) totale ha mostrato una contrazione del 6%. In questo periodo si è assistito tuttavia a una notevole crescita dell’Arpu Dati (+7,4%), che raggiunge il 22% dell’Arpu totale, più che compensata dalla riduzione dell’Arpu Voce principalmente dovuta al taglio delle tariffe di terminazione ed alla crescita del numero di SIM utilizzate dalle offerte “solo dati” (PC, tablet, ecc.) che non generano ricavi voce.
Nella telefonia fissa la performance di Wind nei primi nove mesi dell’anno è stata molto positiva, con ricavi da servizi tlc in crescita del 4% rispetto all’anno precedente trainata dal segmento consumer. Nel mercato broadband il buon trend di crescita è confermato con ricavi in aumento del 23,3% mentre nel mercato voce i ricavi sono in leggero calo. La base clienti nella telefonia fissa è cresciuta del 6,3% raggiungendo i 3,1 milioni con un incremento dei clienti in accesso diretto del 10,0% a quota 2,35 milioni. I clienti broadband sono aumentati ulteriormente e raggiungono i 2,1 milioni, il 14,8% in più rispetto al 2010. In particolar modo si segnala come la base clienti “dual play” sia cresciuta del 14,2% sfiorando quota 1,7 milioni. Il mercato della telefonia fissa nel terzo trimestre del 2011 è stato caratterizzato da un aumento del churn dei clienti che migrano da un operatore all’altro allo scopo di beneficiare delle rispettive promozioni, fenomeno che ha coinvolto anche Infostrada.
L’Arpu fisso è in leggero calo (-3,1%) rispetto al 2010 come conseguenza del fenomeno di sostituzione del fisso con il mobile, mentre l’Arpu broadband ha continuato invece a registrare una buona crescita (+4,7%) raggiungendo i 19,3 euro al mese.
Nel corso del terzo trimestre Wind ha partecipato all’asta per le frequenze per il “4G” indetta dal governo italiano e si è aggiudicata 2 blocchi nello spettro degli 800MHz e 4 blocchi nello spettro dei 2.600MHz per una spesa totale pari a circa 1,1 miliardi di euro. La combinazione delle frequenze aggiudicate negli spettri degli 800MHz e dei 2.600 MHz permetterà a Wind di utilizzare la tecnologia LTE al massimo delle sue prestazioni ed allo stesso tempo di offrire il servizio con copertura “indoor” di ottima qualità.