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Nokia. Il rilancio passa da paesi emergenti e Usa. Stephen Elop: ‘Consideriamo anche l’ingresso nel mercato tablet’

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La grande speranza di Nokia sono i paesi emergenti, che rappresentano ‘la maggiore opportunità’ del gruppo – come ha affermato il Ceo Stephen Elop – ma anche gli Stati Uniti, mercato in cui la società rientrerà nei primi mesi del 2012, con l’introduzione di nuovi dispositivi basati sul sistema operativo Microsoft Windows Phone.

 

“La nostra intenzione è di tornare negli Stati Uniti e di conquistare una grossa fetta del mercato”, ha spiegato Elop in un’intervista a Bloomberg.

 

La scorsa settimana, Nokia ha presentato i nuovi smartphone della serie Lumia e una serie di dispositivi più economici e a doppia Sim (battezzati Asha), che nelle intenzioni del gruppo aiuteranno il prossimo miliardo di persone a collegarsi a internet.

Grazie a questa nuova line-up la società – che è ancora leader nel segmento dei ‘feature phone’, i cellulari tradizionali – spera di tornare a crescere sui mercati maturi e di restare leader in quelli emergenti.

 

Secondo l’analista Gartner Carolina Milanesi, “Nokia è il solo produttore a rivolgersi ai merctai emergenti con un’offerta veramente su misura” e i nuovi modelli dual sim ne sono un esempio. Nel corso del secondo trimestre, la società ha venduto 18 milioni di cellulari dual sim (ossia un milione in più di tutti gli iPhone venduti da Apple, anche se a un prezzo decisamente inferiore). Questi dispositivi, ad esempio, vanno per la maggiore in India, dove molti consumatori si destreggiano tra le varie tariffe utilizzando più operatori.

 

In totale, nel secondo trimestre, Nokia ha venduto 100 milioni di ‘feature phone’ ed è rimasta leader di questo segmento, ma deve fare i conti con un mercato che vira sempre più massicciamente verso gli smartphone, che rappresentano attualmente il 32,5% dei dispositivi mobili venduti e la loro quota supererà il 50% entro il 2014.

Per questo, Nokia – che nel segmento smartphone è stata superata da Samsung e Apple – deve recuperare il tempo perso, e in fretta: da quando è stato introdotto l’iPhone, nel 2007, la società ha, infatti, perso 60 miliardi di euro di valore di mercato e gli azionisti presenteranno presto il conto se le cose non dovessero cambiare.

 

Con questo obiettivo è stato abbandonato il sistema operativo Symbian e, a febbraio, annunciato l’accordo con Microsoft per l’utilizzo del sistema operativo Windows Phone, su cui, dunque, vengono riposte le speranze di rilancio dell’azienda.

 

“Saremo competitivi e affronteremo la concorrenza frontalmente con i dispositivi appropriati al giusto prezzo”, ha detto Elop.

“Sappiamo che abbiamo bisogno di volumi più grandi e che dobbiamo sviluppare economie di scala, differenziare di più e, quindi, espandere il margine lordo”, ha aggiunto.

La società potrebbe anche puntare sui tablet – un altro device ad ampio margine di crescita e guadagno – con l’integrazione del nuovo sistema operativo Windows 8.

“Consideriamo questa opportunità che senza dubbio cambierà le dinamiche del mercato”, ha spiegato ancora Elop, che ha anche sottolineato come l’introduzione degli smartphone Windows metterà a disposizione degli utenti le app più popolari del momento.

Non sarà però, una rincorsa sulla quantità di applicazioni, quanto sulla qualità, con un focus particolare sulle mappe, le guide stradali e la realtà aumentata e su tutto quanto è ‘locale’ per adeguare i programmi alle esigenze dei diversi mercati.

Elop ha infine affermato che le spese di marketing per la serie Lumia – anche quelle degli operatori e dei retailer – saranno triplicate rispetto ai precedenti prodotti.

Per il lancio dei nuovi smartphone in sei paesi europei, la società ha stretto accordi con 31 operatori, incluso Vodafone.

Il mercato smartphone è, del resto, grande abbastanza per aiutare Nokia nella sua impresa: secondo Gartner, le vendite aumenteranno de 40% il prossimo anno, a 645 milioni di unità. Sempre secondo la società di analisi, Windows Phone potrebbe diventare il secondo sistema operativo per diffusione entro il 2015, con una quota di mercato del 21%.

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