Equo compenso: il governo francese approva Ddl su copia privata. Saranno le persone, non più i produttori, a compensare gli autori

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Il DDL dovrà ora passare l’esame del Parlamento ed essere convertito in legge entro il 22 dicembre.

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Il governo francese ha esaminato ieri un disegno di legge sull’equo compenso che prevede di limitare alle sole persone fisiche il pagamento destinato a compensare gli aventi diritto del mancato guadagno dovuto alle registrazioni ‘casalinghe’.

Questa imposta riguarda tutti i dispositivi multimediali acquistati: Cd, Dvd, chiavette USB, hard disk esterni, memory card, ma anche lettori Mp3, smartphone … insomma qualsiasi cosa che abbia capacità di archiviazione dati.

In Italia, infatti, spetta alle case produttrici la corresponsione di una cifra (variabile in base alla capacità di archiviazione dei suddetti dispositivi) alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori).

 

La Francia, come l’Italia, la Germania o il Belgio, aveva attuato un sistema di mutualizzazione, in modo che tutti i supporti, a prescindere se acquistati per uso personale o professionale, fossero sottoposti a questo compenso che era calcolato in funzione dell’uso (individuale o professionale) che se ne faceva.

 

Il testo, presentato ieri dal Ministro della Cultura Frédéric Mitterrand, esclude adesso dalla sfera di applicazione della legge sull’equo compenso le aziende private o gli enti pubblici, come stabilito dalle recenti sentenze del Consiglio di Stato.

 

Il Ddl stabilisce che siano le persone fisiche a pagare per la copia privata e che, quando compreranno un supporto di registrazione, vengano informate della somma che stanno pagando per l’equo compenso.

 

Il testo, che ha avuto l’OK dal governo, dovrà ora essere votato dal Parlamento e diventare legge prima del 22 dicembre, termine ultimo fissato dal Consiglio di Stato.

Al momento, ha detto il Ministro Mitterrand, è difficile stimare le conseguenze di questo cambiamento sulle modalità di calcolo della remunerazione per la copia privata, che ammonta a 180 milioni di euro l’anno.

Davanti all’impossibilità di vietare la copia privata, i legislatori europei hanno compreso molto presto che “il miglior modo di compensare gli aventi diritto è di autorizzare la copia privata attraverso un eccezione al diritto esclusivo di riproduzione, accoppiando però questa eccezione all’obbligo di indennizzare gli aventi diritto”.

La Direttiva 2001/29/CE regolamenta l’eccezione della copia privata (il diritto di un individuo di fare a casa propria delle copie per uso privato) e le imposte correlate.

In pratica è quindi consentito di realizzare delle copie private in tutti i Paesi della Ue, eccetto nel Regno Unito e in Irlanda.

Il compenso per la copia privata è stato introdotto negli anni ’60 alle norme che regolamentano il diritto d’autore, per compensare il mancato guadagno derivante dalle registrazioni ‘casalinghe’. Inizialmente riguardava le audiocassette, ma è stato successivamente esteso a Cd e Dvd vergini, computer, lettori Mp3…con delle grosse ed evidenti disparità tra i diversi Paesi della Ue.

Oggi sono presenti 27 differenti sistemi nazionali che regolamentano il compenso per la copia privata: alcuni impongono tasse elevate solo per alcuni prodotti, altri prelievi più contenuti ma applicabili a una gamma più vasta.

 

Una fonte europea ha informato che a Bruxelles si sta valutando la necessità di una legislazione per inquadrare la materia su tutto il territorio Ue, ma è indispensabile individuare una base solida negoziata tra i titolari di diritto, l’industria e i rappresentanti dei consumatori.

 

Già in passato la Commissione aveva aperto un dossier su questo tema ancora molto caldo. Un primo tentativo di riforma c’era stato nel 2006, finito nel nulla. Nel 2008 era stato aperto un forum, ma anche in questo caso non s’era raggiunto alcun accordo, anzi alcuni partecipanti erano andati via sbattendo la porta.

 

Diritto d’autore e più ampiamente proprietà intellettuale sono i due più grandi progetti sui quali sta lavorando il Commissario Ue al Mercato interno Michel Barnier.

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