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Jeff Robbin, l’ingegnere che costruì il software di iTunes e l’iPod, starebbe lavorando per Apple allo sviluppo di un nuovo televisore. Il progetto sarebbe stato rivelato da tre persone che per ovvie ragioni hanno preferito restare anonime.
Il piano conferma l’impegno di Apple ad ampliare la leadership sul mercato degli smartphone e dei tablet per arrivare anche nei salotti di tutti il mondo.
Prima della sua morte, avvenuta il 5 ottobre, Steve Jobs aveva rivelato al suo biografo ufficiale, Walter Isaacson, che aveva ‘finalmente trovato’ il modo di costruire un televisore integrato con una semplice interfaccia utente che grazie a un collegamento wireless sincronizzasse i contenuti con tutti i dispositivi della Apple.
“L’interfaccia più semplice che si potesse immaginare“, è quello che disse Jobs a Isaacson e che possiamo leggere nella biografia ‘Steve Jobs’, pubblicata ieri dalla Simon & Schuster di CBS (Edito in Italia dalla Mondadori).
Trudy Muller, un portavoce della azienda di Cupertino, ha preferito non commentare la notizia. Eccetto che per le rivelazioni contenute nella biografia, non si ha quindi notizia certa di questo progetto. Da Apple non arriva alcuna conferma, anzi il gruppo ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcun progetto teso a sviluppare un televisore e, secondo una persona, non è garantito che ne produrrà uno.
Fino a oggi, gli sforzi della compagnia si sono limitati a un set-top box per Apple Tv, un piccolo dispositivo da 99 dollari che si collega al televisore e consente agli utenti di accedere ai contenuti di iTunes, YouTube e al servizio streaming di Netflix.
Jobs lo aveva sempre definito un ‘hobby’ per la Apple, non concepito per essere un vero e proprio business. Le cose però potrebbero cambiare.
Apple adesso sta lavorando a un prototipo e potrebbe mettere in vendita il prodotto per la fine del prossimo anno, stando a quanto dichiara Gene Munster, analista di Piper Jaffray. Una convinzione basata su alcune indiscrezioni rilasciate da fonti vicine ai fornitori asiatici di Apple e sugli ultimi brevetti acquistati dalla società.
Munster ha anche detto che il gruppo sta investendo in impianti di produzione e si sta assicurando la fornitura di schermi LCD.
In una nota di ieri agli investitori, l’analista ha spiegato che sul futuro televisore potrebbero essere applicati il software per il comando vocale Siri e il servizio di cloud computing iCloud.
Siri potrebbe essere usato dagli utenti per cercare i video mentre iCloud per consentire l’archiviazione di contenuti (musica, fotografie …) sul server dell’azienda invece che sul proprio hard disk. Un modo per semplificare notevolmente la ricerca, integrando sul televisore tutti i contenuti disponibili (Netflix, YouTube, servizi via cavo …).
La sfida sarà sicuramente quella di persuadere i produttori di contenuti televisivi a cambiare la loro distribuzione. Lo scorso anno, Apple aveva provato a presentare un nuovo modello di business, che comprendeva un servizio Tv in abbonamento, ma non riuscì a convincere le media company.
Lanciarsi sul mercato con un televisore proprio significherà entrare in stretta concorrenza con I pionieri del comparto come Samsung e Sony. Il prossimo anno, secondo Munster, Apple potrebbe vendere 1,4 milioni di televisori, su un mercato totale di circa 220 milioni di apparecchi a schermo piatto, che porterebbero alla compagnia 6 miliardi di dollari di revenue aggiuntive per il 2014.
Google, che si contende con Apple il mercato degli smartphone, avrebbe anche provato ad attira gli utenti con un sistema operativo concepito per le Tv. Apple, a differenza, starebbe invece lavorando sia sull’hardware che sul software.