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I device saranno i ‘re’ della tecnologia? E quali appetiti scateneranno? A Montpellier il DigiWorld Summit

Europa


Will the device be king?” Che ruolo avranno i dispositivi mobili nelle applicazioni, nei servizi, nelle nostre scelte e azioni quotidiane? Cosa c’è oltre gli smartphones, i tablet, gli eReaders, le Smart TV e le box, le consolle e gli accessori? E come i device cambieranno i modelli di business del mercato? Il device sarà “il re” della tecnologia digitale?

È proprio questo il titolo emblematico che Yves Gassot, CEO di IDATE, e il suo staff hanno scelto per la prossima edizione del DigiWorld Summit, la conferenza internazionale annuale che riunisce analisti, aziende e addetti ai lavori dell’ecosistema Telecomunicazioni, Internet e media, per discutere, analizzare e prevedere cosa ci riserva il futuro del mondo digitale.

 

Alla vigilia dell’edizione 2011, che si terrà il 16 e 17 novembre a Montpellier in Francia, Gassot sottolinea la rilevanza del tema scelto, rilevanza che è rafforzata certamente dagli eventi estivi:  “A metà agosto, Google ha annunciato l’intenzione di acquistare Mobility di Motorola per12,5 miliardi di dollari – dichiara Gassot -. A prima vista, sembra una mossa sorprendente per Google verso un’integrazione verticale che potrebbe portare l’azienda oltre Android e Google TV. L’impulso principale per Google potrebbe essere quello di armarsi degli stessi asset di Apple in termini di integrazione hardware-software, e indubbiamente di acquisire un portafoglio brevetti proprio attraverso tale acquisizione che potrebbe permettere alla società di difendersi contro strategie sempre più aggressive in questa ‘arena’. Tuttavia, c’è il rischio di creare serie preoccupazioni tra i produttori di smartphones e tablet che hanno puntato il loro futuro su Android, e in misura minore tra i primi partner di Google TV, Sony e Logitech“.

 

Non è questa l’unica argomentazione a sostegno della bontà del tema scelto per il DigiWorld Summit 2011 che il CEO di IDATE Yves Gassot porta ad esempio. Nell’introdurre infatti il tema del Summit, egli evidenzia anche come, sempre nel mese di agosto scorso, HP abbia annunciato maggiori “incursioni” nel mercato del software con l’acquisizione di Autonomy, storia di successo inglese, per 11 miliardi di dollari. L’accordo è stato preso nello stesso momento in cui l’azienda ha rivelato l’intenzione di vendere il suo business PC di maggior successo, il che potrebbe apparire come una inversione importante dopo l’acquisizione di Palm da parte di HP nell’aprile 2010 e i suoi piani di distribuire WebOS di nuova acquisizione negli smartphones e tables. Ma, secondo Gassot, “non è sorprendente se si considerano i margini ridotti del mercato PC, e quanto duramente il mercato sia stato colpito dalla recessione, nonché la crescente ondata di aziende asiatiche. HP sta davvero andando nella direzione di IBM…“. Secondo il CEO di IDATE, “sembra probabile che le due decisioni innescheranno cambiamenti nel settore. In questo caso, Microsoft potrebbe sperare di beneficiare dall’esitazione di alcuni produttori di smartphones, come HTC, di integrare Android e corteggiarli fino a cedere al sistema operativo Windows Phone7. Nel frattempo, altri giocatori potrebbero essere interessati a WebOS: Mi viene in mente Samsung, a meno che, naturalmente, non scelga di concentrarsi sul proprio sistema operativo Bada“.

 

Quanti sistemi operativi continueranno a coesistere nel mercato degli smartphones? Quale modello prevarrà, tra i sistemi operativi liberi (Android), quelli che sono concessi in licenza ai progettisti (Windows Mobile), e quelli di proprietà integrata come OS di Apple e RIM? Questi sistemi operativi legati apriranno una strada ai tablet e oltre (notebook, computer portatili, TV, console di gioco…)?

Quanta influenza hanno i fornitori di accesso che stanno sovvenzionando e distribuendo i dispositivi, idem i più grossi fornitori di contenuti che stanno adottando strategie multi-schermo, e i colossi informatici di Internet e del cloud (Amazon, Facebook …)?

 

Saranno queste le domande chiave per molte delle sessioni del DigiWorld Summit, e soprattutto, durante la sessione plenaria del 17 novembre dedicata al futuro di smartphones e al loro impatto sul mercato della telefonia mobile, la relazione di Michel Combes, CEO di Vodafone Europe, che seguirà questa sessione, nonché il seminario executive del 16 novembre dedicato al tema LTE.

 

Il DigiWorld Summit, lo ricordiamo, è organizzato da IDATE, una società di consulenza, fondata nel 1977, che è diventata uno degli Istituti leader in Europa, specializzata nei settori delle telecomunicazioni, internet e media. Una parte essenziale dell’originalità IDATE deriva proprio dal programma DigiWorld, che gode del sostegno di quasi il 40 % dei principali operatori del settore digitale, e che è una piattaforma indipendente in grado di approfondire i dibattiti tra i diversi settori digitale, e tra l’industria e i decisori pubblici. Il programma dell’edizione 2011 dell’evento prevede 8 seminari di alto livello (Broadband, Mobile, Media, Politica, Smart City, Green ICT, Videogiochi, e-Health), oltre 140 speakers già confermati (tra cui Jean-Bernard Lévy, CEO di Vivendi, Vivek Badrinath, Executive Vice President di Orange-France Telecom, e Jean-Marc Tassetto, CEO di Google France), 3 eventi associati (tra cui l’International Business Forum (IBF), l’evento B2B organizzato da Sud de France Export, Montpellier in Game (MIG), l’evento di videogiochi organizzato da Montpellier Agglomération), oltre 30 partner e 15 media partner. Key4biz è media partner dell’evento da anni.

 

Per saperne di più: www.digiworldsummit.com

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