Unione Europea
La Commissione europea e il Parlamento celebreranno giovedì il lancio dei primi due satelliti del sistema di navigazione Galileo, dalla base di Kourou, nella Guyana Francese, che sarà trasmesso in diretta da Bruxelles.
Il lancio è previsto per le 12.34h, e sarà mostrato su un grande schermo posto sulla spianata Solidarność 1980.
La cerimonia, che prenderà il via alle 11.00 di giovedì, sarà seguita dagli interventi del presidente della Commissione José Manuel Barroso e del presidente della commissione industria, ricerca ed energia del Parlamento europeo, Herbert Reul.
I due satelliti saranno lanciati a un’orbita di 23.600 km dal porto spaziale europeo di Kourou, i primi di una serie che permetterà a Galileo di iniziare la fornitura di servizi nel 2014.
Entra dunque nel vivo, dopo un lento avvio il programma di navigazione satellitare europeo: entro il 2014 saranno lanciati altri 16 satelliti, che renderanno finalmente operativo il sistema.
La costellazione completa sarà composta da 30 satelliti e sosterrà numerose aree dell’economia Europea attraverso i suoi servizi: reti elettriche, società di gestione di flotte, transazioni finanziarie, industria navale, operazioni di soccorso, missione di pace; tutti settori che dipendono fortemente dalle tecnologie di navigazione satellitare.
Il programma Galileo ha registrato purtroppo molti ritardi: il progetto è partito nel 1999, quando i leader europei hanno dato il via libera per sviluppare un sistema volto a rendere l’Europa indipendente dai sistemi americani (GPS) e russi (Glonass), concepiti principalmente per usi militari. La vera partenza, però, è stata possibile solo quando Parlamento, Consiglio e Commissione hanno siglato un accordo nel 2008 per includere i finanziamenti per il programma nel bilancio a lungo termine dell’unione, in seguito al dietrofront del consorzio privato che ne avrebbe dovuto gestire costruzione, installazione e funzionamento.
Lo stesso, nonostante queste difficoltà, l’Europa è convinta che si tratti di un progetto irrinunciabile, sia per il valore dei servizi offerti, che per la necessità di realizzare un sistema esclusivamente per usi civili.
Il nuovo sistema di navigazione satellitare dovrebbe generare, infatti, un fatturato di 60 miliardi di euro per un periodo di 20 anni, in termini sia di ricavi aggiuntivi per l’industria che di benefici pubblici e sociali.