Twitter vale 8 miliardi. Il Ceo Dick Costolo: ‘Saremo parte integrante di ogni comunicazione nel mondo’. Ecco come

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Il sito conta ormai 100 milioni di utenti, che inviano ogni giorno 250 milioni di tweets. L’utilizzo da smartphone cresce del 40% a trimestre e le iscrizioni al sito sono triplicate dopo il lancio del sistema operativo Apple iOS 5.

Stati Uniti


Twitter

Twitter vale ora 8 miliardi di dollari. Lo ha confermato il Ceo Dick Costolo nel corso del Web 2.0 Summit a San Francisco.

La società ha raccolto fondi per 800 milioni di dollari alla fine di agosto e tra i finanziatori risulta anche la DST Global, che ha investito anche nella società di social gaming Zynga.

Il sito di microblogging conta ormai più di 100 milioni di utenti, circa la metà dei quali si collega al sito quotidianamente. Ogni giorno gli utenti inviano qualcosa come 250 milioni di tweets (erano 100 milioni all’inizio di quest’anno).

 

Costolo ha parlato anche degli obiettivi del sito per i prossimi 5 anni: “Abbiamo obiettivi ambiziosi. Vogliamo essere parte integrante della struttura di tutte le comunicazioni nel mondo e pensiamo di poter raggiungere ogni persona sul Pianeta”.

 

Obiettivi grandiosi, senza dubbio, e che distinguono Twitter da Facebook e Google+ – che secondo Costolo considerano il lato social come “un fine in sé” – ma che si basano su statistiche importanti e concrete.

Per dare una prospettiva a questi numeri, basti pensare che per raggiungere il primo miliardo di tweets ci sono voluti tre anni e due mesi.

A dare lo sprint al numero di micro-messaggi, la ‘primavera araba’, il movimento degli indignados, la morte di Steve Jobs. Questi e altri avvenimenti di portata globale – uniti alla crescente diffusione degli smartphone – hanno guidato l’impennata e l’affermazione del sito come piattaforma privilegiata delle comunicazioni mondiali.

 

L’utilizzo da smartphone, in particolare, sta crescendo del 40% ogni trimestre e dopo il primo giorno di lancio del nuovo sistema operativo Apple iOS 5 – che integra Twitter – le iscrizioni al sito sono triplicate.

Una crescita esplosiva, dunque, che genera un flusso travolgente di contenuti ma che potrebbe anche rappresentare un problema per il sito di microblogging: come dare un senso a tutti questi tweets e trasformarli in un business che dia credibilità a una valutazione da 8 miliardi di dollari?

Costolo ha spiegato che la società sta in effetti concentrando i suoi sforzi nel tentativo di comprendere in che modo gestire questi volumi e approfondire l’impegno.

“Dobbiamo separare il segnale dal rumore – ha detto Costolo – dobbiamo riuscire a fare in modo che chi si connette per la prima volta possa scoprire quello che accade nel suo mondo e nel mondo”.

 

Una sfida che fa di Twitter una vera e propria media company a pieno regime di crescita. Solo che in questo caso il contenuto sta tutto in 140 caratteri ed è generato dagli utenti.

Costolo, tuttavia, è stato vago quando si è trattato di rispondere alla domanda su quando la società arriverà in Borsa: “Abbiamo raccolto 800 milioni di dollari, molti più soldi di quanti ce ne servano per molto tempo, perciò il bisogno di quotarci al momento non c’è”.

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