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Continua la battaglia legale tra Samsung e Apple sulla paternità dei brevetti utilizzati nei rispettivi dispositivi: dopo le interpellanze depositate a Milano e Parigi, la società coreana sta cercando di ottenere il divieto di vendita dell’iPhone 4S in Giappone e Australia.
Finora, Samsung è uscita scornata dalla contrapposizione con Apple: in Australia, in Germania e nei Paesi Bassi, i giudici hanno dato ragione al gruppo californiano.
In Australia, i giudici hanno vietato la vendita dei tablet Galaxy 10.1, ma hanno invece respinto un ricorso col quale Apple voleva fare in modo di controllare in anticipo ogni nuovo tablet lanciato dalla rivale nel paese.
Nei Paesi Bassi Apple ha ottenuto il bando temporaneo delle vendite degli smartphone Galaxy, e Samsung è stata costretta ad apportare delle modifiche ai dispositivi per aggirare il divieto. I giudici, quindi, hanno respinto la contro-richiesta di Samsung di bloccare la distribuzione di tutti i device 3G di Apple, che violerebbero 4 suoi brevetti. Il tribunale olandese ha smontato il teorema dell’accusa affermando che la tecnologia 3G non può essere alla base di una richiesta di blocco di un prodotto concorrente.
Chi possiede il brevetto, secondo la corte olandese, deve infatti concederlo in licenza sulla base di “royalty eque, ragionevoli e non-discriminatorie”, ma non può utilizzarlo in tribunale in quanto si tratta di tecnologie essenziali i nuovi dispositivi mobili.
La società coreana, però, non si arrende e continua a contrattaccare: nuove denunce per violazione di brevetto sono state depositate presso la Corte distrettuale di Tokio e del New South Wales, in Australia nel tentativo di bloccare le vendite dell’ultimo dispositivo Apple. Samsung intende altresì ottenere il blocco delle vendite, in Giappone, dell’iPhone 4 e dell’iPad 2.
Riassumendo in termini calcistici, si potrebbe dire che la partita al momento la sta vincendo Apple per 3 a 0: ci sarebbe dunque un fondamento alle accuse secondo cui Samsung avrebbe copiato pedissequamente i prodotti di Cupertino, dall’hardware, alle interfacce, fino al confezionamento. Oppure, si potrebbe pensare che Apple ha avvocati migliori…