Google trimestrale ancora sopra le attese: volano utili e fatturato grazie alla pubblicità e ai telefonini

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La società si conferma una macchina da soldi e continua ad assumere personale nonostante la crisi.

Stati Uniti


Larry Page

Nonostante la debolezza dell’economia globale, Google continua a segnare trimestrali superiori alle attese degli analisti, segnando il quarto trimestre consecutivo di crescita anno su anno. Il principale motore di ricerca online del mondo ha registrato un fatturato in crescita del 33% a 7,51 miliardi di dollari (gli analisti Bloomberg attendevano 7,23 miliardi) e un utile netto di 2,73 miliardi di dollari (8,33 dollari per azione), in crescita del 26% rispetto a 2,17 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno.

Escluse le voci straordinarie, l’utile si è attestato a 9,72 dollari per azione, al di là del consensus di 8,76 dollari per azione. Più della metà dei profitti – il 55% del totale – sono stati fatti al di fuori degli Stati Uniti.

Il free cash flow si attesta a 3,27 miliardi di dollari e la liquidità ha raggiunto quota 42,6 miliardi di dollari.

 

A trainare le performance, ovviamente, il business della pubblicità: la società è arrivata nel trimestre a convogliare sui suoi siti l’82% della spesa pubblicitaria associata alla ricerca online, rispetto all’81% dei due precedenti trimestri.

Il numero di click sugli ads è cresciuto di circa il 28% rispetto allo stesso periodo 2010, mentre il costo medio che i pubblicitari pagano a Google per ogni click è cresciuto del 5% nel terzo trimestre rispetto al 2011, anche se è sceso del 5% rispetto al secondo trimestre.

 

Anche il sistema operativo Android dà grosse soddisfazioni: i ricavi del comparto mobili, ha sottolineato il Ceo Larry Page, si attestano a 2,5 miliardi di dollari – rispetto a 1 miliardo di dollari dello scorso anno – con 190 milioni di smartphone attivati nel mondo.

Nel trimestre, inoltre, Google ha annunciato l’acquisizione da 12,5 miliardi di Motorola Mobility, che coi suoi 17 mila brevetti permetterà di rafforzare il portfolio Android e di metterlo al riparo dal crescente numero di cause legali.

“Siamo entusiasti di Android e vediamo i nostri partner e l’intero ecosistema continuare a crescere enormemente”, ha affermato Page, sottolineando che “non ci sono segni dell’efficacia degli attacchi sferrati” dai concorrenti della piattaforma.

Page ha quindi sottolineato che il trimestre è stato solido e soddisfacente, ma che non ci si può cullare sugli allori: “Da quando ho assunto la carica di Ceo ho puntato molto sull’aumento della velocità di esecuzione e cominciamo a vedere i risultati di questa strategia, ma dobbiamo restare concentrati perché adesso bisogna prendere altre decisioni difficili”. Sarà necessario, insomma, investire per continuare a crescere, dopo che nel trimestre le spese di capitale – per i centri dati, i server e le apparecchiature di rete – si sono attestate a 680 milioni di dollari, le spese per le vendite e il marketing sono passate dai 661 milioni di dollari del 2010 a 1,2 miliardi e quelle per la ricerca e sviluppo sono passate da 994 milioni a 1,4 miliardi. Page ha inoltre fatto sapere che ci saranno sforbiciate alle attività non redditizie, per diventare più efficienti e compensare l’aumento delle spese.

 

Nonostante lo scetticismo dell’ingegnere Google Steve Yegge – che ha erroneamente reso pubblico un memo che doveva restare interno all’azienda in cui criticava le performance di Google+, definendolo quasi un fallimento – Page ha invece sottolineato i risultati raggiunti dal social network, utilizzato – ha detto – da 40 milioni di persone in tutto il mondo, dai 10 milioni di luglio.

 

Anche in questo periodo di crisi, ha inoltre continuato ad assumere: nel trimestre ha aggiunto 2.585 dipendenti, portando il totale a 31.353 impiegati, in crescita del 9% rispetto ai tre mesi precedenti.

 

Secondo la società di ricerca ComScore, Google controlla il 65,3% del mercato Usa dell’online search, dal 64,8% di agosto. Yahoo resta al secondo posto con il 15,5% (dal 16,3%) e Microsoft al terzo con il 14,7%.

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