Stati Uniti
Aol sarebbe nuovamente interessata a riaprire le trattative con Yahoo!. Stando ad alcune indiscrezioni, nel corso delle ultime due settimane il CEO Tim Armstrong avrebbe incontrato diversi azionisti per convincerli dell’opportunità di una fusione con Yahoo!. Un’operazione già considerata ma che sarebbe passata in secondo piano quando la società di Sunnyvale, dopo l’uscita di Carol Bartz, ha avviato una revisione strategica seguita da Allen & Co e Goldman Sachs.
Secondo Armstrong, una fusione con Yahoo! permetterebbe di produrre risparmi da 1 a 1,5 miliardi di dollari, grazie soprattutto a l’eliminazione delle attività simili, come i data center o i siti di notizie, sport e finanza. Oltre al vantaggio di poter accontentare gli advertiser sempre a caccia di un pubblico più vasto.
Il progetto è stato ben accolto da alcuni dei maggiori azionisti che però non hanno nascosto i dubbi sulla reale possibilità che Armstrong raggiunga l’obiettivo.
Al 30 giugno risultava che Aol e Yahoo! avevano un certo numero di azionisti in comune, come Capital Research, BlackRock, Vanguard e State Street. Questo potrebbe facilitare l’operazione.
Aol ha riposto molte speranze in Armostrong, arrivato da Google nel 2009, assunto per la sua esperienza nel settore della pubblicità. La compagnia vorrebbe tornare agli antichi splendori dopo una disastrosa fusione con Time Warner durata dieci anni.
Ma per far questo dovrebbe rafforzarsi proprio nel comparto dell’eAdvertising da dove esce sconfitta dai risultati ottenuti da giganti come Google, Facebook o la stessa Yahoo!.
Ad agosto, infatti, la società ha registrato una perdita trimestrale inaspettata, dovuta soprattutto al calo delle entrate pubblicitarie. Una perdita che ha fatto crollare le azioni del 31%.
A metà settembre, è stata annunciata un’alleanza anti-Google con Yahoo! e Microsoft per la vendita congiunta di inserzioni pubblicitarie sui rispettivi siti.
Secondo il Wall Street Journal, il nuovo sistema dovrebbe essere lanciato entro quest’anno o agli inizi del 2012 e consentirà di acquistare spazi pubblicitari sui siti di Yahoo!, Microsoft e Aol (Leggi Articolo Key4biz).
Ma il calo delle revenue pubblicitarie ha messo in cattiva luce Armstrong e non tutti gli azionisti sarebbero pronti a sostenerlo in un’eventuale fusione con Yahoo! che presenta molti ‘rischi’. Tuttavia i vantaggi sarebbero innegabili. Resta da vedere se Jerry Yang, che appoggiato da alcune private equity starebbe preparando un’offerta (Leggi Articolo Key4biz), mollerà la presa.