‘iPhonegate’: chiusa la saga del prototipo rubato. Un anno di libertà vigilata agli autori del furto

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Brian John Hogan e Sage Robert Wallower condannati anche a 40 ore di servizio pubblico e un risarcimento di 250 dollari a Apple.

Stati Uniti


iPhone

È giunta a conclusione la saga del prototipo dell’iPhone smarrito in un bar lo scorso anno. Brian John Hogan, 22 anni, e Sage Robert Wallower, 28 – accusati di essersi appropriati del dispositivo dimenticato in un bar da un ingegnere Apple e di averlo rivenduto al blog Gizmodo per 5 mila dollari – sono stati condannati a un anno di libertà vigilata e 40 ore di servizio pubblico dal procuratore distrettuale di San Mateo County.

I due dovranno pagare un risarcimento di 250 dollari, ma potranno tenere i 4.750 dollari ottenuti dalla vendita del dispositivo al blog Gizmodo.

 

“Si chiude così un episodio dai contorni abbastanza bizzarri, anche per gli standard della Silicon Valley”, commenta il Wall Street Journal, sottolineando come in seguito allo scoop del blog statunitense, una task force abbia “aperto a calci la porta di un giornalista in cerca di prove” del maltolto.

 

Lo scoop, che ha consentito a Gizmodo di quadruplicare in una giornata le visite, è infatti costato è costato al redattore del sito, Jason Chen, una visita a casa delle forze dell’ordine di San Mateo County, che hanno sequestrato computer, una macchina fotografica e dispositivi di storage.

 

Il prototipo di iPhone 4 venduto dai due ragazzi al Gizmodo – che ne ha immediatamente pubblicato foto e caratteristiche – era stato incautamente dimenticato in un bar vicino alla sede della società da un dipendente un po’ troppo distratto. Episodio che si è ripetuto anche quest’estate, quando un altro prototipo è stato smarrito, recuperato da qualcuno.

 

Questa volta, utilizzando la funzione di geolocalizzazione Apple credeva di aver localizzato il dispositivo in un appartamento sulla collina di Bernal Heights, quartiere residenziale di San Francisco e pensava di risolvere la questione in maniera discreta, evitando, cioè, la diffusione di foto del prototipo in rete. Ma è stato impossibile rimettere le mani sul telefonino perduto nonostante la perquisizione e l’offerta di denaro al proprietario dell’appartamento che ha affermato di non sapere nulla del maltolto, pur essendo un frequentatore del locale Cava 22, dove era stato smarrito.

 

Nessuno scoop, insomma, ma lo stesso qualcuno ha malignato che potesse trattarsi solo di una tattica di Apple per far parlare dell’imminente lancio del nuovo modello del dispositivo.

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