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Yahoo!: in vendita la divisione giapponese. La Borsa apprezza

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Yahoo! è in procinto di vendere le sue quote di partecipazione in Yahoo! Japan, che sono pari al 35%, per un valore complessivo di mercato di 19 miliardi di dollari e una liquidità netta di 2 miliardi. Una divisione operativa assolutamente in positivo, nonostante il periodo di crisi finanziaria mondiale, che risulta il motore di ricerca più visitato in Giappone. Gli accessi da rete mobile a Yahoo! Japan sono tra i più alti in Asia, oltre il 20% delle 1,76 miliardi di pagine visitate su Yahoo! nel mese di Marzo 2011.

 

La presenza di Google nel Sud Est asiatico, ovviamente, non passa inosservata, ma Yahoo! ha tenuto bene e ora il colosso di Sunnyvale cerca nuovi mercati, sempre in Asia, e secondo molti esperti potrebbero essere Taiwan e l’intera Cina.

 

Proprio dalla Cina si ripresenta Alibaba, popolare piattaforma di eCommerce, che non ha mai nascosto le sue intenzioni di acquisire il motore di ricerca americano. Una situazione delicata, perché Yahoo! al momento controlla il 42% di Alibaba e la società cinese non solo si vuole riprendere tale partecipazione, ma ambisce a puntare anche più in alto. Ci aveva già provato in primavera, ma l’ex CEO di Yahoo!, Carol Bartz, si era energicamente opposta.

 

Una situazione che fa sobbalzare il titolo di Sunnyvale anche in borsa, soprattutto dopo l’annuncio di una sua alleanza strategica con ABC News, registrando un aumento del 3,5%. Yahoo! e ABC assieme, stando ai dettagli dell’accordo, darebbero vita ad un unico network d’informazione e intrattenimento di oltre 100 milioni di utenti solo negli Stati Uniti (Leggi articolo Key4biz).

 

Proprio in patria, però, Yahoo! non sembra aver reagito bene al periodo appena trascorso di estrema insicurezza in termini di guida del board, e i dati provenienti dal mercato dei motori di ricerca di internet confermano tale ipotesi. Ad agosto Yahoo! registrava il 16% delle quote, contro il 19% di due anni fa (dati ComScore). Un dato negativo, alla luce degli accordi con Microsoft e Bing, che al contrario hanno visto aumentare le quote del motore di ricerca di Redmond dal 9% al 15%, con Google stabile al 65%.

 

Simile anche l’andamento del mercato display advertising, sceso a giugno al 10,2%, in un contesto di risultati positivi ottenuti dalle altre internet company, tra cui Facebook (+32,4% in un anno).

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