Il debito pesa anche sulle tlc: per Fitch in pericolo le telco del sud Europa

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Telefonica, Telecom Italia, Portugal Telecom e OTE penalizzate dalla pressione sui mercati domestici e dall’impossibilità di ridurre la spesa in un periodo di contrazione della liquidità. Telecom Italia è favorita dalla mancanza di competizione.

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L’agenzia Fitch ha lanciato l’allarme sul rating degli operatori telefonici del sud Europa: non tutti avrebbero la flessibilità competitiva per posticipare la posa della fibra ottica o per permettersi di non partecipare all’assegnazione delle nuove frequenze e questi fattori peserebbero sulla capacità di rimborsare i debiti.

Nel mirino dell’agenzia ci sono Telefonica, Telecom Italia, Portugal Telecom e la greca OTE: la capacità di generare flusso di cassa sui rispettivi mercati domestici è molto ristretta per tutte e 4 le aziende e l’impossibilità di ridurre il capex in un periodo di contrazione della liquidità rende difficoltoso gestire il debito, mettendo pressione sul rating.

 

Dei 4 incumbent, quello che avrà più difficoltà a tagliare le spese in conto capitale è Telefonica, il cui debito era stato già declassato nei giorni scorsi da -A a BBB+ a causa dell’impatto sui conti e sui target dell’acquisizione da 7,5 miliardi di Vivo in Brasile. I costi inevitabili per l’acquisizione di spettro hanno inoltre accelerato le spese in un momento in cui la pressione sul mercato domestico ha determinato una riduzione dell’Ebitda e la crescita dei profitti sarà limitata dal prossimo taglio alle tariffe di terminazione in Spagna e Brasile.

Da qui un ulteriore rallentamento della crescita dell’Ebitda in un momento in cui si dovrà mettere ancora mano al portafogli per le nuove aste 4G.

Tutti questi fattori, sottolinea Fitch, mettono in dubbio la capacità di Telefonica di generare i flussi di cassa necessari a ridurre il debito in modo significativo nel corso dei prossimi due anni.

 

Telecom Italia, indica quindi Fitch, ha bisogno di ridurre la leva finanziaria anche se la mancanza di competizione sul mercato italiano mitiga l’urgenza di aggiornare la rete di accesso.

I piani di riduzione della leva finanziaria rendono Fitch più fiduciosa nei confronti di Telecom Italia, ma nonostante ciò, visti i livelli di indebitamento storicamente elevati, qualsiasi deterioramento del flusso di cassa derivante dalle pressioni normative, competitive o correlate al clima di austerità che non sia compensato da risparmi nella spesa o da qualche altra forma di crescita del cash flow, sarà negativo per il rating.

Non è migliore la situazione di Portugal Telecom, nonostante la società, a causa delle pressioni competitive abbia già effettuato gli investimenti nella fibra ottica. Il problema, spiega Fitch, è che i nuovi servizi sono arrivati sul mercato in un momento in cui i consumatori portoghesi sentono forte il peso della crisi e questo ha limitato i benefici degli investimenti

Nonostante i dividendi degli asset africani e brasiliani dovrebbero crescere nei prossimi anni, Fitch ritiene che l’EBITDA complessivo di Portugal Telecom non possa tornare a livelli pre-crisi nel breve periodo.

 

La mancanza di concorrenza sul mercato domestico, infine, ha favorito anche la greca OTE che è stata perciò capace di risparmiare sulle spese e conservare liquidità in un momento in cui Ebitda ed entrate sono sotto forte stress.

Anche se i margini finora hanno resistito bene, gli effetti della mancanza di flessibilità nel mercato del lavoro sta cominciando ad annullare gli effetti delle altre misure di riduzione dei costi.

“Il recente accordo con i sindacati che permetterà alla società di tagliare alcuni dei costi del personale dell’azienda dovrebbe aiutare ad alleviare alcune di queste pressioni”, conclude l’agenzia di rating.

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