Video streaming: Amazon si accorda con Fox. Si fa più serrata la concorrenza a Netflix

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Presto per i clienti di Prime saranno disponibili in streaming le principali serie Tv di Fox.

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Amazon ha siglato un accordo per offrire tramite il suo servizio streaming film e serie tv della Fox e quindi rafforzare ulteriormente la sua presenza nel segmento. L’accordo includerà nel servizio video online Prime di Amazon serie tv come 24, Arrested Development ed X-Files a partire da questo autunno, secondo quanto riportato in un annuncio pubblicato sul sito web della società.

 

L’operatore online sta puntando anche Netflix (Leggi Articolo Key4biz) e altri provider per competere sul mercato altamente competitivo dei servizi streaming, segnato dalla forte presenza di colossi come Apple e Google che con le loro internet tv si contendono le platee dei nuovi salotti digitali. A luglio aveva già svelato accordi simili con Nbc Universal e Cbs (Leggi Articolo Key4biz). Amazon ha dichiarato che il suo servizio Prime ha più che raddoppiato il numero di titoli disponibili da quando è stato lanciato all’inizio di quest’anno e ora offre più di 11.000 film e serie tv.

 

La società cerca così di contrastare il calo vendite dei dvd, rafforzandosi nella distribuzione di contenuti audiovisivi online. Il servizio è disponibile per ora negli Stati Uniti al prezzo di 79 dollari all’anno senza costi aggiuntivi. L’abbonamento consente di vedere “istantaneamente” film e programmi tv su pc, mac e quasi 200 modelli di dispositivi connessi a internet fra televisori, decoder e lettori Blu-ray.

 

Un’operazione, quella del servizio streaming, che però non ha riscosso l’entusiasmo degli analisti finanziari. “Siamo sempre convinti – hanno detto da UBS – che Amazon nel lungo periodo continuerà a dominare il mercato dell’eCommerce, sottraendo quote ai suoi competitors, ma siamo preoccupati per i nuovi investimenti” sul versante del home entertainment (Leggi Articolo Key4biz).   

Più precisamente UBS teme che l’aumento dei costi che il gruppo dovrà sostenere per fornire contenuti e i nuovi accordi di distribuzione con i fornitori di hardware (game, console, Tv…) possano comprimere i margini al di là delle iniziali previsioni.

 

Gli analisti della banca svizzera avevano precedentemente fornito stime più alte per la seconda metà del 2011, ma senza considerare i nuovi servizi streaming.

Per il 2011, gli analisti avevano tagliato l’utile per azione da 3,48 dollari a 3,07, per il 2012 adesso stiamo 4,40 dollari per azione dai precedenti 5,33 dollari.

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