Italia
“La Rai vive in rete e punta al potenziamento tecnologico del 3D“. Lo ha dichiarato Luigi Rocchi, direttore strategie tecnologiche Rai, illustrando le nuove frontiere del servizio pubblico radiotelevisivo in occasione di un seminario sulle nuove tecnologie alla 63a edizione del Prix Italia in corso a Torino.
Tre le significative novità Rai sulla tecnologia 3D, lo schermo a vapore, il microfono 3D e il televisore auto-stereoscopico.
“La Rai – ha sottolineato Rocchi – si muove lungo tre filoni principali: il potenziamento della qualità tecnica del segnale televisivo e radiofonico, la multimedialità applicata alla tv e l’applicazione della tecnologia 3D anche alla radio“. E ha aggiunto: “A confortarci che siamo sulla strada giusta, il fatto che i nostri prodotti come appunto il primo microfono al mondo in grado di fare uno zoom sonoro che consente un’elevata ottimizzazione acustica, hanno ricevuto grande apprezzamento tanto all’IFA di Berlino, quanto all’IBC di Amsterdam”.
Al Prix Italia la Rai ha presentato una serie di prodotti tra cui l’heliodisplay: uno schermo interattivo realizzato con un getto di vapore sul quale i video vengono proiettati su un muro di nebbia come se fluttuassero in aria e offre la possibilità di interagire con un ‘touch’.
E ancora, la tv auto-stereoscopica che permette la visione del 3D ad occhio nudo, senza l’utilizzo dei tradizionali occhialini fino a oggi usati per la visione dei programmi tridimensionali; i telegiornali ipermediali, un sistema di ricerca per le notizie che classifica automaticamente le news televisive e le integra con altre fonti di informazione pubblicate sul web, e Atlas che effettua la traduzione automatica dall’italiano scritto alla lingua dei segni, visualizzata poi mediante un avatar. Tra i prodotti c’é anche il ‘telecomando Rai‘ realizzato per appositi decoder a bollino blu e gold, che consente un rapido accesso all’offerta radiotelevisiva, e il servizio ‘Rai Replay‘ che rende disponibile la programmazione tv dell’ultima settimana sui decoder a bollino gold.
Inoltre oggi a Torino il direttore del Centro Ricerche Rai, Alberto Morello, ha annunciato che l’organico passerà da 55 a 63 unità con l’arrivo di otto nuovi ingegneri.
“Dopo anni di riduzione progressiva di organico dovuta al fatto che la ricerca è percepita per lo più come un costo anziché come possibilità di business”, ha spiegato Morello, la svolta è stata resa possibile grazie alla collaborazione con una azienda piemontese che valorizza i brevetti, la Sisvel, “che sta investendo in modo trasversale in Piemonte, perché si è resa conto che questo territorio è una sorta di Silicon Valley. Con il loro aiuto – ha concluso – potremo avere un Centro ricerche sempre più orientato al potenziamento tecnologico”.