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mPayment: debutta negli Usa il Google Wallet

Stati Uniti


Dopo 4 mesi di sperimentazione, è partito ieri negli Usa il servizio Google che trasforma il cellulare in un portamonete elettronico. I primi a poter utilizzare Google Wallet, così si chiama il servizio sviluppato con la collaborazione di Citi, Mastercard e First Data, saranno i clienti Sprint, che potranno effettuare piccoli acquisti sfruttando la tecnologia Near Field Communication (NFC).

Il primo telefonino ad abilitare i servizi del Google Wallet sarà lo Sprint Nexus S, sul quale gli utenti dovranno scaricare un’apposita applicazione.

 

I pagamenti si appoggeranno sulle carte di credito Citi MasterCard e sulle carte prepagate Google, che possono essere caricate con qualsiasi carta di credito esistente. Ai primi utenti – coloro che imposteranno la funzione di pagamento entro la fine dell’anno – Google caricherà sulle sue carte prepagate un bonus di 10 dollari.

 

Gli acquisti potranno essere effettuati presso gli oltre 300 mila commercianti dotati di terminali dedicati Mastercard PayPass, dei quali oltre la metà si trovano negli Stati Uniti.

 

Il servizio arriva in un momento di grande fermento per il mercato dei pagamenti mobili. Molti i player che hanno deciso di entrare nel settore – da America Express e Visa agli operatori mobili a start up come Square – e anche PayPal, la scorsa settimana, ha svelato la propria strategia per conquistare il settore dell’mPayment che, secondo le previsioni, nel 2014, dovrebbe arrivare a valere 500 miliardi di dollari, trainato dal crescente successo degli smartphone e dei dispositivi per l’accesso wireless a internet.

 

A differenza del servizio annunciato da PayPal, che dovrebbe basarsi sull’inserimento del numero di telefono e di un PIN senza bisogno di avere per forza il telefono con sé, il servizio Google – per il quale basta appoggiare il cellulare agli appositi terminali – sarà offerto gratuitamente. La società guadagnerà dai buoni sconto offerti agli utenti dai commercianti, sul modello di Groupon.

 

Bisognerà, comunque, attendere la reazione dei consumatori a questo nuovo modo di fare acquisti: secondo alcuni osservatori, ci vorranno almeno tre anni prima che la tecnologia NFC si diffonda capillarmente. Bisognerà attendere che i consumatori acquistino in massa i dispositivi a supporto della tecnologia e che i negozi si dotino di terminali che abilitino questo tipo di pagamenti.

 

Uno sbocco commerciale interessante, secondo i dirigenti dell’area mobile di Mastercard, saranno gli acquisti ai distributori automatici, che non accettano carte di credito, oltre che per evitare le file al momento dell’acquisto di biglietti per il bus o il treno.

 

Google ha già predisposto un servizio di ricerca che permette agli utenti di identificare i commercianti che accettano il suo nuovo sistema di pagamento.

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