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Netflix ha annunciato ieri sera sul proprio blog che presto l’attività di vendita dei Dvd per corrispondenza sarà ribattezzata col nome di “Qwikster,” e quindi separata dal servizio di streaming su cui il gruppo ha investito molto negli ultimi anni.
L’operazione darà autonomia all’unità e consentirà di lavorare meglio per poter accelerare il business dello streaming, sebbene restino dei dubbi sull’opportunità di un servizio standalone riguardante i Dvd.
Netflix non intende abbandonare questa attività, Qwikster infatti manterrà le caratteristiche buste rosse e poggerà sulla stessa library. L’obiettivo è piuttosto quello di separare i due servizi per gestire in modo intelligente perdite e guadagni e consentire a Wall Street di valutare meglio i due business.
Il Ceo di Netflix, Reed Hastings, ha però ammesso di non aver agito correttamente nei confronti dei soci nell’annunciare la separazione delle due attività.
Hastings è convinto della bontà del progetto, ma anche che avrebbe dovuto comunicare più correttamente questa decisione, sulla quale è comunque irremovibile.
“La cosa più giusta da fare sarebbe stata quella di fornire personalmente una spiegazione completa ed esaustiva ai nostri soci, anche se questo non avrebbe cambiato i nostri piani”
Il Ceo crede, infatti, fermamente nella necessità di dover separare i due business, e lo dice con rammarico dopo 10 di attività di vendita per corrispondenza. Tuttavia è del parere che al momento sia la cosa più giusta da fare per lanciare al meglio il servizio in streaming.
Ma secondo alcuni osservatori questa decisione potrebbe non essere la migliore e portare alla perdita di un gran numero di abbonati.
Questa manovra potrebbe determinare la scomparsa del servizio per corrispondenza se la compagnia dovesse rendersi conto che non c’è più l’interesse da parte degli abbonati.
Del resto è stato proprio per il servizio dei Dvd che la società ha recentemente rivisto a ribasso le previsioni riguardanti gli utenti statunitensi per il terzo trimestre (Leggi Articolo Key4biz).
“Il successo è nel pacchetto completo“, ha detto qualcuno, “che consente di avere accesso immediato alle offerte in streaming e a un più ampio catalogo se invece si opta per i Dvd”.
Separare i due business potrebbe comportare la perdita del rapporto con i clienti e della reputazione costruita nel corso degli ultimi anni.
Netflix, infatti, è ancora un marchio di gran valore per i propri utenti e per i potenziali nuovi abbonati.
Se da un lato, quindi, la separazione delle due attività porterebbe il vantaggio di gestire meglio le attività da un punto di vista economico, valutando anche le diverse ‘alternative strategiche’ e la possibilità di cessione a terzi, dall’altra potrebbe determinare il fallimento di questo modello di business.