Stati Uniti
Si susseguono le indiscrezioni sul futuro di Yahoo! dopo il licenziamento del Ceo Carol Bartz: diversi investitori sarebbero pronti a mettere le mani sul gruppo e il presidente Roy Bostock, insieme al co-fondatore Jerry Yang, avrebbero già valutato diverse alternative. Tra i gruppi interessati a un’eventuale acquisizione, la venture capital Andreessen Horowitz – che starebbe lavorando con la società di private equity Silver Lake, in un accordo che potrebbe anche includere la russa DST Global e il partner giapponese Masa Son – l’ex dirigente News Corp Peter Chernin in partnership con Providence Equity Partners. Si fa anche largo l’ipotesi che nella mischia potrebbero entrare la cinese Alibaba Group – in quello che rappresenterebbe un vero e proprio rovesciamento delle sorti tra i due gruppi – o Microsoft, già partner di Yahoo nella ricerca e nella pubblicità.
La società, intanto, starebbe studiando un’alleanza proprio con Microsoft e con AOL per la vendita congiunta di inserzioni pubblicitarie sui rispettivi siti.
Secondo il Wall Street Journal, il nuovo sistema dovrebbe essere lanciato entro quest’anno o agli inizi del 2012 e consentirà di acquistare spazi pubblicitari sui siti di Yahoo, Microsoft e AOL.
Le tre società attualmente vendono gli annunci direttamente agli inserzionisti oppure attraverso i sistemi proprietari o di terze parti, ma le negoziazioni separate sono complesse e costose.
L’obiettivo della partnership, spiega quindi il quotidiano newyorkese, è quello di incrementare l’importo totale degli investimenti che gli inserzionisti effettuano su ciascun sito, semplificando il processo di acquisto degli ads.
In questo modo, anche se ciascuno continuerà a vendere gli spazi pubblicitari direttamente agli inserzionisti, ci sarà un sistema tecnologico unico attraverso cui acquistare gli ads per poi posizionarli in maniera mirata sui diversi siti, indirizzandoli, potenzialmente, all’intera popolazione internet.
La mossa aiuterebbe i tre gruppi a contrastare lo strapotere di Google nel mercato dell’advertising online, ma dovrebbe passare al vaglio sia dell’autorità antitrust che per la privacy, in un momento in cui, spiega il WSJ, “i regolatori stanno inasprendo il controllo sul mercato della pubblicità online”.
La notizia non è stata confermata dalle tre società, i cui portavoce si sono limitati ad affermare che sono in corso valutazioni di “eventuali partnership con altre aziende nel settore dell’advertising, per realizzare nuove soluzioni per gli inserzionisti e gli editori”.
il progetto di collaborazione arriva in un momento difficile anche per AOL: la scorsa settimana è circolata con insistenza la notizia di un possibile merger con Yahoo! (Leggi articolo Key4biz), alla luce delle evidenti difficoltà economiche del gruppo di Tim Armstrong che, dal divorzio con Time Warner, ha perso qualcosa come 800 milioni di dollari e nell’ultimo trimestre, chiuso ad agosto, ha riportato una perdita netta di 11,8 milioni di dollari.
Yahoo!, dal canto suo, non naviga in buone acque e si rincorrono le voci di una sua vendita o della cessione di alcuni asset strategici a eventuali partner, interessati all’operazione nonostante la sua complessità e l’alto valore di mercato del gruppo, che si aggira attorno ai 18 miliardi di dollari.