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Fino a qualche mese la musica gratuita online sembrava un modello di business ormai superato. Ma pare che negli ultimi tempi stia tornado a nuova vita.
In estate Spotify è finalmente arrivato negli Stati Uniti e nella propria offerta ha incluso il servizio gratuito finanziato dalla pubblicità.
Stessa linea seguita da MOG e Rdio, due piattaforme che offrono musica a pagamento.
MOG sta, infatti, testando, una nuova versione del servizio online, supportata dalla pubblicità, che offrirà agli utenti la possibilità di accedere a un vasto catalogo di musica da ascoltare in streaming.
E presto anche Rdio lancerà qualcosa di simile, ma con una differenza sostanziale: la sua versione free non prevedrà pubblicità. Il gruppo deciderà in seguito la durata di prova gratuita con l’intento di convincere gli utenti a sottoscrivere un abbonamento mensile di 10 dollari.
L’arrivo di questi nuovi servizi free non è casuale. Anticipa quanto accadrà nella Conferenza F8 che comincerà il 22 settembre, quando Facebook annuncerà un nuovo servizio di musica che accorperà MOG, Rdio e Spotify (Leggi Articolo Key4biz).
Non si conoscono ancora tutti dettagli di questa operazione ma una cosa è certa: Facebook non creerà un proprio servizio ma consentirà ai propri utenti abbonati a queste piattaforme di condividere i loro brani con gli amici del social network. Ma anche questi ultimi dovranno essere iscritti a tali servizi per potere ascoltare la musica degli amici.
Il Ceo di Rdio, Drew Larner, non ha voluto commentare la notizia ma ha precisato che la strategia di offrire musica gratuitamente è valida solo se per un tempo limitato.
“Sappiamo che l’offerta gratuita è molto potente ed è anche un ottimo mezzo per attrarre nuovi utenti, ma non può soppiantare gli abbonamenti”.
Rdio, MOG , Spotify e piattaforme come Rhapsody, stanno cercando di fissare a 10 dollari l’abbonamento mensile per aver accesso a un’offerta illimitata di musica che potrà essere ascoltata sul web o su iPhone e dispositivi con Android.
Il modello gratuito fino a oggi non ha registrato grande successo, soprattutto perché i servizi free sostenuti dalla pubblicità come iMeem, MySpace Music, Qtrax, e Spiralfrog non sono decollati o sono falliti completamente.
Agli utenti che vogliono sottoscrivere un abbonamento e che non vogliono violare la legge ascoltando musica pirata non resta che rivolgersi alle web radio come Pandora o iheartradio di Clear Channel.
Questi servizi di consentono di ascoltare musica gratuitamente ma non prevedono servizi on-demand.
Tra i due siede Turntable.fm, la piattaforma digitale gratuita che mescola le caratteristiche del gioco online, del servizio di streaming e del sistema di raccomandazione musicale ricreando stanze virtuali in cui è possibile intervenire come dj o come semplici ascoltatori. Anche questo servizio dovrebbe avere un ruolo importante tra le novità che Facebook annuncerà all’F8.