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R&S: Vodafone apre incubatore nella Silicon Valley e scommette sulle startup Usa per portare innovazione ai suoi clienti

Stati Uniti


Anche se Vodafone non è direttamente presente col proprio brand negli Stati Uniti – dove opera attraverso l’operatore mobile Verizon Wireless – la società ha deciso di aprire un centro di Ricerca e Sviluppo nella Silicon Valley.

Attraverso l’incubatore Vodafone Xone la società – che conta 382 milioni di clienti in più di 30 Paesi – metterà a disposizione delle startup hi-tech americane competenze tecniche, assistenza finanziaria, sostegno logistico e servizi per lo sviluppo, i test e il lancio sul mercato dei loro prodotti. Innovazioni che potranno quindi essere offerte anche ai suoi clienti.

Nello specifico, spiega la società in una nota, il centro Xone si occuperà di “individuare e valutare le tecnologie innovative – provenienti da start-up, laboratori R & S, università e portafogli di capitale di rischio – con il potenziale

di offrire prodotti e servizi nuovi e innovativi alla sua base clienti globale”.

Attraverso questo centro, Vodafone intende quindi fornire risposte commerciali ad aziende selezionate – circa 24 quelle che potranno essere ospitate – grazie al supporto garantito da un team di esperti le cui competenze spaziano dallo sviluppo del business alle architetture di rete, dai meccanismi di fatturazione e pagamento all’analisi di dati e contenuti.

Nel laboratorio di test e sviluppo ci si occuperà anche di testare prodotti e servizi in un ambiente protetto, che replica fedelmente la rete globale Vodafone, a cui il lab è interconnesso attraverso una dorsale dedicata.

Xone sarà inoltre allineato ai centri Verizon di San Francisco e di Waltham, (Massachusetts) e darà così accesso alla rete 4G LTE di Verizon Wireless e ad altre risorse.

Siavash Alamouti, responsabile della divisione Research and Development ha sottolineato che “Vodafone Xone offre alle startup della Silicon Valley accesso a una base di oltre 380 milioni di utenti in tutto il mondo. Siamo entusiasti della possibilità di condividere la nostra scala e le nostre competenze con il meglio che la Valley ha da offrire”.

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