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Brevetti: Google sempre più coinvolto nella mischia delle cause legali. Vende brevetti a HTC per usarli contro Apple

Stati Uniti


La battaglia sui brevetti della telefonia mobile si arricchisce ogni giorno di nuovi capitoli: oggi la novità è che HTC, il secondo produttore asiatico di telefonini, sta usando nove brevetti acquisiti da Google per portare avanti nuove rivendicazioni di infrazione nei confronti di Apple e ha presentato una causa contro il produttore dell’iPhone e una denuncia presso la International Trade Commission, relativa alla violazione dei brevetti ottenuti da Google.

Secondo i record dello US Patent and Trademark Office, Google aveva preso possesso dei brevetti – quattro di Motorola, tre di Openwave Systems e due di Palm – meno di un anno fa e il 29 agosto li ha venduti ad HTC che però non ha riferito quanto ha speso per acquistarli.

HTC ora ha qualche munizione in più per difendersi dalle accuse di violazione di brevetto mosse da Apple, secondo cui gli smartphone basati sul sistema operativo Android di Google sarebbero una copia conforme dell’iPhone.

Il coinvolgimento di Google a sostegno di HTC rappresenta un nuovo fronte in questa disputa, dopo che ieri, per la prima volta, è emerso che Apple accuserebbe l’ingegnere Andy Rubin, che prima di sviluppare Android aveva lavorato per la società di Cupertino, di aver rubato l’idea del sistema operativo (leggi Articolo Key4biz).

“Questo cambia un po’ le cose – ha affermato l’analista Will StofegaGoogle è interessato a proteggere i concessionari di Android, in una sorta di sostegno reciproco”.

Finora, infatti, Google è stato criticato per non aver difeso i suoi partner: HTC si è difesa portando due casi di infrazione nei confronti di Apple presso la Commissione Commercio di Washington, uno presentato lo scorso anno e un altro il mese scorso.

La società di Mountain View, dunque, potrebbe entrare direttamente nello scontro, e nel frattempo cerca di difendersi ampliando il proprio portfolio brevetti: con l’acquisizione di Motorola Mobility, ad esempio, se n’è assicurati circa 17 mila.

Un portavoce di Apple, interrogato sulla vicenda, ha affermato che la società considera la concorrenza “una cosa sana”, ma i competitor “dovrebbero creare tecnologie originali, non copiare le nostre”.

La società, intanto, ha fatto causa a Samsung anche in Giappone, accusando il gruppo coreano di violazione di brevetti di iPhone e iPad: dopo aver ottenuto la sospensione temporanea delle vendite di tablet Galaxy in Germania e Australia, ora cerca di ottenerla anche nel paese del Sol Levante, oltre a richiedere un risarcimento danni da 100 milioni di yen.

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