Italia
Sono più di 20 anni che, per mestiere, supporto e aiuto le Pubbliche Amministrazioni ad innovare e sono anni che (per mestiere, interesse personale e, perché no, anche piacere) mi confronto con persone che, a vario titolo si occupano di innovazione nel nostro Paese e in Europa.
Ho conosciuto grandi innovatori che non sapevano di esserlo e conservatori che si consideravano innovatori, ma tutti, proprio tutti mi hanno insegnato qualcosa, tutti mi hanno aiutato ad innovare e a voler continuare a farlo.
Ho frequentato e/o fondato associazioni che si sono occupate e si occupano di innovazione (UnaRete, Il Secolo della Rete, Astrid, Free Software Foundation, Open Parlamento, Open Government, Spaghetti Open Data, AISL,…), frequento tanti social network e gruppi di interesse online che innovano seriamente, sono iscritta a molte mailing list davvero innovative (e sapete bene quanto costa in termini di e-mail da gestire e tempo da dedicare loro).
Provate a cercare la parola “innovazione” su un motore di ricerca, e troverete mille definizioni e infinite applicazioni alla vita reale.
Della definizione di Innovazione di Wikipedia mi piacciono e condivido soprattutto queste tre frasi:
- Innovazione è cambiamento che genera progresso umano; porta con sé valori e risultati positivi, mai negativi. Il cambiamento che porta peggioramento delle condizioni non è innovazione: è regresso.
- L’innovazione non è limitata all’ambito tecnico: l’innovazione esiste in ogni settore, ma viene spesso legata alla tecnologia. La tecnologia, a sua volta, è il mezzo più importante per migliorare le condizioni di vita della persona: fa guadagnare terreno nel cammino verso la gioia di vivere.
- Motore dell’innovazione è l’Etica, cioè il desiderio sincero e forte di servire l’uomo (produrre qualcosa di buono e di bello); quando questo sentimento è limitato a se stessi, la capacità innovativa risulta minore.
A partire da queste frasi, in questi ultimi anni, mille e mille volte mi sono chiesta come mai non ci fosse uno “spazio comune” per chi condivide queste definizioni e per i tanti innovatori che davvero hanno voglia di confrontarsi e soprattutto di fare innovazione.
Non vi racconto qui la storia di come sono nati gli Stati Generali dell’Innovazione, ma vi racconto che, dopo la dolorosa morte di Paolo Zocchi (giugno 2009), ho deciso che non avrei mollato, che avrei continuato a tentare di innovare cercando compagni di strada che condividessero con me la passione per l’innovazione e la voglia di fare!
Così dopo alcune prime timide chiacchiere con Nello Iacono abbiamo deciso di partire: abbiamo trovato splendidi compagni di strada, inno-viandanti come noi, associazioni che condividevano con noi l’i’dea, la voglia e il bisogno di innovare e abbiamo fondato l’associazione statigeneralinnovazione.it.
Il primo obiettivo è preparare, insieme a chiunque vorrà collaborare, un primo evento a Roma (25 e 26 Novembre) come punto di arrivo del dibattito di questi mesi, ma anche e soprattutto come punto di partenza per iniziare a innovare, davvero, insieme!
Concludo allora con un invito a tutti gli inno-viandanti: partecipate, iscrivetevi all’associazione e/o collaborate alla discussione sul sito dell’associazione, sul gruppo Facebook o quello di Linkedin, per innovare insieme e per aprire nuovi orizzonti.