Italia
Ha superato quota 2,5 miliardi l’importo totale di incasso della seconda giornata di asta per l’assegnazione delle frequenze in banda 800, 1800, 2000 e 2600.
Nel corso di nove diverse tornate, sono stati effettuati 31 rilanci sia per acquisire blocchi di frequenze in banda 800 sia in quella 2600, portando un incremento totale di 203.468.708,93 euro rispetto alle offerte iniziali, ovvero circa 144 milioni di euro in più rispetto alla prima giornata, quando nel corso di tre diverse tornate l’incremento era stato di 59 milioni di euro.
L’importo totale di incasso è salito, per la precisione, a 2.506.575.874 euro, superando così l’importo previsto dalla legge di stabilità. Hanno preso parte ai rilanci tutte le società partecipanti.
Nello specifico, sulle frequenze da 800 Mhz – per le quali si è raggiunta una cifra di 1,969 miliardi di euro – Telecom Italia ha mantenuto due lotti non contigui e H3G è tornata in gara. Wind ha perso un lotto e Vodafone ne ha mantenuto un solo. Sono arrivate, inoltre, anche le prime offerte per i 2600 Mhz, per un montante di 291 mila euro, mentre solo un lotto su tre dei 1800 Mhz è stato occupato, da Telecom Italia e continua a essere ‘snobbato’ il primo dei sei lotti a 800 Mhz, per il timore di interferenze con la banda dell’emittente La7.