Italia
Non riescono a collegarsi alla rete e hanno problemi anche con la TV digitale: chi abita in montagna vive ogni giorno questa difficoltà, la cui soluzione sta in infrastrutture non semplici da realizzare e in ogni caso molto costose. Lepida ha tra i compiti affidati dalla Regione Emilia-Romagna quello di individuare e realizzare le soluzioni tecnologiche in grado di ridurre il digital divide. E’ arrivato il momento di realizzare un’importante opera che contribuirà notevolmente alla soluzione del problema. Lepida, grazie a un finanziamento regionale mirato, pari a 2 milioni di euro, sta già lavorando intensamente al progetto di un’importante infrastruttura, che corre lungo la dorsale appenninica e che consente di sfruttare la presenza delle infrastrutture esistenti, in primo luogo la rete Lepida geografica, nonché i siti della rete Lepida Wireless e della rete ERretre. L’infrastruttura consentirà di risolvere in larga misura sia il problema della connessione alla rete sia quello della ricezione della TV digitale, abilitando operatori che erogano servizio sul territorio.
Elemento chiave, il fatto che l’infrastruttura sia posizionata su aree pubbliche, così da non assumersi oneri aggiuntivi e prolungati nel tempo.
Lepida conta quindi sulla collaborazione degli Enti soci e in particolare su quelli direttamente coinvolti nel territorio, per individuare le aree e per consentire di lavorare agevolmente per espletare tutte le pratiche formali.
Gianluca Mazzini, Direttore Generale Lepida, ha dichiarato a Key4biz che “In questo periodo di crisi sia del privato che del pubblico risulta sempre più necessario fare sinergie e costruire infrastrutture utilizzabili dai vari operatori per varie tecnologie. Nel caso della montagna oggi abbiamo il problema di scarsa ricezione di segnali in digitale terrestre, in quanto assenti dal territorio, e di assenza di banda larga in alcune zone. Con questa nuova dorsale intendiamo abilitare gli operatori a fornire sia banda larga che segnali televisivi digitali, sfruttando al meglio le sinergie possibili e potenziali offerte dalle tecnologie digitali”.
Entrando nel merito del progetto, tutto il confine meridionale della Regione – quello appenninico, quindi – sarà dotato di una sequenza di pali/tralicci, disponibili per diversi servizi, distanti tra loro al massimo 15/20 km. Il progetto prevede un’architettura ad anelli interprovinciali: in pratica i siti di ogni tratto di dorsale saranno interconnessi in doppia via con la rete Lepida geografica (che funzionerà quindi come “sorgente” della banda), secondo uno schema “a petali” molto efficace per la distribuzione. Inoltre è previsto il collegamento alla rete radio con tratte dimensionate in modo da garantire l’erogazione dei principali servizi in tempo reale.
I tecnici di Lepida hanno già compiuto accurati sopraluoghi e il progetto è stato elaborato in due varianti che differiscono lievemente per la collocazione di alcuni siti. Lepida sta coinvolgendo gli Enti, in particolare le amministrazioni dei Comuni in cui si dovranno realizzare le opere, per collaborare alla progettazione. Gli elementi sono: identificazione delle proprietà delle Pubbliche Amministrazioni adatte all’installazione, analisi dei vincoli relativi all’area, accessibilità, presenza di allacci elettrici, eventuale presenza di ostacoli e così via, nonché per rendere agevole il lavoro relativo alle necessarie autorizzazioni.
Contestualmente, gli Enti sono chiamati a collaborare per segnalare e proporre operatori locali interessati al progetto per potere poi distribuire sul territorio.