Italia
Il web è un’opportunità che non possiamo ignorare. Il mondo è cambiato e parla un linguaggio diverso. Riuscire a presidiare il cambiamento in atto significa rivoluzionare, con un nuovo strumento, il tradizionale approccio al mercato del cinema italiano e convincere le nuove generazioni a tornare nelle sale per consumare prodotti nazionali.
E’ così che mi accoglie Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema da un anno. E’ proiettato nel nuovo ecosistema della comunicazione elettronica e nell’elaborazione dei passi per un adeguato posizionamento di Rai Cinema in esso. Ma è anche il momento di tracciare un primo bilancio.
Piersanti. Partirei innanzitutto da Rai Cinema…
Del Brocco. Questo è stato un anno veramente importante per Rai Cinema, ricco di successi e momenti da ricordare. Siamo soddisfatti di ciò che è stato fatto, però, dobbiamo concentrarci su quello che bisogna ancora fare.
Piersanti. Ma si tratta di un bilancio positivo.
Del Brocco. Certamente. La squadra di Rai Cinema ha dovuto affrontare una sfida complessa. In questi mesi è avvenuta la fusione per incorporazione della nostra società di distribuzione, la 01 Distribution. La riorganizzazione interna è avvenuta in modo splendido. Siamo riusciti a motivarci tutti in una nuova dimensione in grado di interagire con rinnovate sinergie sul piano della produzione e della distribuzione.
La nostra presenza nelle sale non è paragonabile a nessun’altra realtà. Come servizio pubblico, infine, sentiamo la responsabilità di essere al fianco del cinema italiano che cresce. Per farlo conoscere e apprezzare abbiamo però bisogno di poter rafforzare il listino con qualche blockbuster di Hollywood. Costringiamo così anche i film a fare un lavoro di squadra.
Piersanti. Questa stagione, la prima che ha affrontato come Amministratore Delegato di Rai Cinema, è stata contrassegnata da un fenomeno inedito. Il cinema italiano ha stravinto la gara con molti film americani.
Del Brocco. È vero. Siamo particolarmente orgogliosi di aver potuto partecipare da protagonisti a questa stagione eccezionale del cinema italiano. Abbiamo raggiunto i vertici del box-office con i film di registi come Brizzi o Bruno, per esempio, ed è una cosa di cui siamo veramente soddisfatti perché Rai Cinema crede fortemente nei giovani e in quei
talenti che rappresentano il cinema di oggi e di domani.
Piersanti. Sul cinema americano avete scelto di puntare molte fiches sul nuovo film di Malick, “The Tree of Life”, un autore di quelli difficili.
Del Brocco. La Palma d’oro vinta a Cannes è la consacrazione del progetto editoriale che Rai Cinema sta portando avanti. Il cinema che la Rai come servizio pubblico deve difendere è un territorio vasto all’interno del quale convivono diverse realtà. Il cinema d’autore è forse la pianta più delicata. Chiede molte attenzioni, ma è in grado di ripagare molto bene il tempo e le attenzioni che le si dedicano.
La creatività, i nuovi linguaggi, la ricerca di storie inedite: sono questi gli elementi della cultura dell’immagine.
Tutto ciò che il cinema d’autore, riesce a produrre, poi, si trasferisce, per osmosi, nelle altre categorie dell’industrie del cinema. Le invenzioni e i salti in avanti del cinema di qualità entrano a far parte dell’ecosistema generale ed è un vantaggio per tutto il comparto. Come diceva Fellini, per conoscere e apprezzare la cultura alta, basta vivere nel presente. Tutto poi ti rimanda al bello. Dobbiamo contribuire a rendere fertile il campo nel quale seminare i nostri film. I film d’autore, come quello vincitore all’ultimo Festival di Cannes, rappresentano punte d’eccellenza inimitabili che proiettano in avanti tutta la squadra.
Piersanti. Anche per il cinema italiano?
Del Brocco. Rai Cinema ha una tradizione indiscutibile. Il cinema italiano d’autore, da sessant’anni a questa parte, è targato Rai. Anche in questa stagione abbiamo i migliori autori italiani in squadra. Il primo appuntamento, in ordine di tempo, in cui cercheremo di confermare l’importanza del nostro ruolo sarà a settembre la Mostra del Cinema di Venezia.
Piersanti. Ma è vero che avete deciso di prendere per l’Italia anche il primo film di Scorsese in 3D, “L’invenzione di Hugo Cabret”. (Negli Usa uscirà come “Hugo”, ndr)?
Del Brocco. Sì e si tratta di una scelta perfettamente in linea con quanto le stavo dicendo.
Piersanti. In che senso? Scorsese e il 3D: non sembrano propriamente una scelta d’autore.
Del Brocco. Si tratta di una storia fantastica, divertente e poetica allo stesso momento. Parla di un ragazzino di dodici anni, orfano e costretto a vivere d’espedienti fino a quando non incontra George Melies, venditore di dolciumi e giocattoli, ma anche il primo grande autore del cinema fantastico. Un genio visionario assoluto, trattato un po’ male dalla storiografia ufficiale del cinema, ma che i giovani impareranno a conoscere e di cui, sono certo, si innamoreranno. Una storia raccontata con un linguaggio modernissimo ma capace di veicolare significati senza tempo. Sogno Facebook pieno di post con le immagini dei vecchi film di Melies. I giovani non potranno non amarlo.
Piersanti. Torniamo al web. Una frontiera, è vero, ma piena di insidie.
Del Brocco. Le insidie sono molte, ma anche le opportunità a cui dobbiamo accedere come protagonisti, senza attese o indugi che potrebbero rappresentare una scelta di campo poco vincente. Rai Cinema e Apple hanno siglato un accordo grazie al quale il cinema italiano approda su iTunes di Apple, il più importante negozio online del mondo. Rai Cinema è il primo produttore cinematografico italiano ad essere presente su iTunes. Questo accordo “storico” rientra in una strategia di valorizzazione del cinema nazionale sulle nuove piattaforme digitali per consentirne una sempre maggiore fruibilità. Il pubblico potrà decidere di acquistare o noleggiare i titoli disponibili in ogni momento della giornata, in qualsiasi luogo e attraverso qualsiasi dispositivo multimediale Apple connesso a Internet, tv compresa mediante la Apple Tv, ma anche attraverso i normali personal computer. La collaborazione tra Rai Cinema e Apple è partita con Caos Calmo, il film di Antonello Grimaldi, coprodotto da Fandango e Rai Cinema e uscito nelle sale nel 2008. In questi giorni sono già presenti nel negozio online di Apple molti altri film italiani realizzati con la partecipazione di Rai Cinema, sia in vendita sia in noleggio e questo catalogo si estenderà al più presto a tutti i nuovi film usciti nelle sale e a un’ampia selezione del miglior prodotto italiano realizzato negli ultimi anni da Rai Cinema in collaborazione con i più significativi produttori nazionali indipendenti. I titoli, a seconda della disponibilità dei relativi diritti e della distanza temporale dalla prima uscita cinema, verranno resi disponibili sia in modalità video on demand (noleggio) sia in modalità electronic sell through vendita), contribuendo a fornire un’alternativa legale, semplice da utilizzare, di ottima qualità ed economicamente conveniente alla pirateria tramite web. L’accordo permetterà poi di rendere facilmente disponibile per la fruizione personalizzata un gran numero di titoli di library del cinema italiano, contribuendo a dare nuova visibilità anche a pellicole non più recentissime presso il grande pubblico degli appassionati di cinema. L’utilizzo di iTunes darà visibilità anche a tutta quella produzione cinematografica azionale corrente che può avere difficoltà nella distribuzione con i canali tradizionali, consentendo a ogni film proposto nello store online di trovare spettatori interessati, in modo semplice, immediato ed economicamente sostenibile nel tempo.
Piersanti. Non sembra il solito atteggiamento apocalittico del cinema italiano nei confronti del problema della pirateria, o degli “scariconi”, come hanno deciso di chiamarli all’Anica.
Del Brocco. Il furto, la pirateria, l’inganno sono invenzioni analogiche, del vecchio cinema. Non sono mica nate sul web. Le abbiamo affrontate nel passato. Saremo in grado di affrontarle nel nuovo futuro digitale che è già qui. Ma la vera sfida è quella del contatto con il pubblico che abbiamo perso. I ragazzi sotto i 25 anni ignorano le nostre informazioni veicolate sui mezzi tradizionali. Per riportare i ragazzi al cinema, a vedere Malick o Moretti, Scorsese o Virzì, dovremo imparare a stare sul web e a coglierne tutte le opportunità.
Piersanti. Anche per la distribuzione?
Del Brocco. Abbiamo deciso di lanciare una nuova linea editoriale dedicata al cinema di genere e che sarà distribuita in via prioritaria sul web. Saranno prodotti a basso budget, intorno ai duecentomila Euro per titolo. Diventerà il nuovo laboratorio creativo del cinema italiano di domani. Negli incontri che sto facendo con i giovani, giovanissimi, autori interessati a questa linea editoriale, sto veramente scoprendo un nuovo mondo. Il web rappresenta per il cinema un nuovo percorso da esplorare e sviluppare attraverso linguaggi inediti. Non possiamo lasciare ad altri questo territorio. Dobbiamo sbrigarci. Treni come questi, passano una sola volta.