Dividendo digitale: consegnate le domande per partecipare all’asta. Fuori Poste, entra Linkem

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Hanno presentato domanda i 4 big delle tlc: Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3 Italia.

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Antenne

Comincia oggi la corsa per aggiudicarsi le frequenze Tv che andranno allo sviluppo della banda larga mobile.
A mezzogiorno di oggi sono, infatti, scaduti i termini per la presentazione delle domande per partecipare all’asta sulle frequenze liberate dal passaggio al digitale terrestre. In lizza per avere delle porzioni di spettro ci sono i maggiori operatori di telefonia mobile: Vodafone, Telecom Italia e Wind. Anche 3 Italia ha deciso di partecipare. Resta invece fuori Poste Mobile. La partecipazione alla gara della società controllata dal Tesoro avrebbe potuto far lievitare il prezzo di aggiudicazione dei 23 lotti di frequenze ben oltre i 2,4 miliardi preventivati dal governo e, probabilmente, vicino ai 3,1 miliardi indicati quale obiettivo possibile dell’asta dal ministro dello Sviluppo Paolo Romani. In ogni caso si potrebbe raggiungere ugualmente questa cifra se le frequenze cedute verranno vendute tutte.

Sarà invece della partita Linkem, operatore attivo dal 2011 nei servizi di connettività a banda larga attraverso soluzioni wireless (Wimax, wi-fi, Hiperlan): ad aprile 2011, secondo quanto riferisce il sito della società, le reti 4G di Linkem hanno raggiunto oltre 200 comuni, tra cui alcune grandi città italiane, come ad esempio Bari.

Oggetto della gara sono le frequenze 800, 1800, 2000 e 2600, che saranno divise in blocchi, per un totale di 255 Mhz, vale a dire, come ha spiegato il ministero dello Sviluppo economico, “la più grande capacità di spettro messa a gara in Italia“.

“Con l’attivazione della procedura di gara, l’Italia sarà tra le prime nazioni europee ad assegnare le suddette frequenze all’industria della telefonia mobile, aprendo di fatto la strada all’era del 4G e riaffermando il primato italiano nel panorama mondiale di questo settore”.

L’amministrazione procederà ora alla valutazione dei requisiti sulla base delle disposizioni del bando e del disciplinare di gara e provvederà, entro la giornata di venerdì 29 luglio, alla comunicazione dei provvedimenti di ammissione alla presentazione delle offerte. L’elenco delle società ammesse alla presentazione delle offerte sarà reso pubblico sul sito del Ministero. Le società ammesse dovranno presentare le suddette offerte entro 30 giorni dalla comunicazione dell’ammissione, e cioè entro il 29 agosto. Successivamente, le offerte economiche saranno aperte in seduta pubblica prevista per il giorno 30 agosto.

Le frequenze saranno assegnate entro la fine di settembre, in contemporanea con il versamento degli importi. Dovranno essere liberate dalle Tv locali entro il 30 giugno del 2012, per essere messe a disposizione degli operatori di telefonia mobile dal primo gennaio 2013.

Le Tv locali hanno protestato da subito contro queste norme che fissano, secondo Aeranti-Corallo e Frt, un indennizzo irrisorio per le frequenze espropriate, che non consentirebbe di coprire neanche gli investimenti effettuati per il passaggio al digitale terrestre.

Inoltre se le emittenti, che oggi utilizzano pressoché esclusivamente queste frequenze, non le rilasciassero entro il 31 dicembre 2012 la Polizia delle Comunicazioni provvederebbe alla “disattivazione coattiva” degli impianti. La procedura di assegnazione delle risorse frequenziali sarà anche in parte sottratta alla giurisdizione amministrativa, privata parzialmente di poteri d’intervento con una norma secondo molti giuristi in odore di incostituzionalità. Il governo, infatti, ha previsto, in caso di accoglimento dei ricorsi all’Autorità giudiziaria, la sola possibilità di un risarcimento economico, ma non la concessione di provvedimenti volti a consentire la prosecuzione dell’esercizio delle frequenze attualmente occupate.

Per maggiori informazioni:

Bando di gara

Disciplinare di gara

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