Smartphone: è lotta a due tra Apple e Samsung. Continua la caduta libera di Nokia

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Rispetto al primo trimestre 2010, la quota di mercato del gruppo finlandese è passata dal 40% al 24%, mentre Apple passa dal 16% al 19% e Samsung dal 3% al 13%.

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Quasi 420 milioni di smartphone saranno venduti nel mondo nel 2011, pari al 28% delle vendite totali di cellulari. Il calo dei prezzi è stato e sarà determinante per un mercato che, secondo la società di ricerca IMS, raggiungerà tra 5 anni quota 1 miliardo di unità vendute. Un telefonino su due, cioè. apparterrà alla categoria ‘smartphone’.

 

Previsioni ‘stellari’ a parte, a oggi è Apple il vincitore della corsa, con una quota di mercato del 19% nel primo trimestre 2011, dal 16% dello stesso periodo dello scorso anno. Nel secondo trimestre, la società di Cupertino ha venduto 20,4 milioni di smartphone. E’ Samsung, però, ad aver registrato la crescita maggiore nel periodo, con una quota passata dal 3% dello scorso anno al 13% di quest’anno. Continua, invece, la lunga discesa di Nokia, che vede la sua market share ridursi dal 40% al 24%. Nel secondo trimestre, la società finlandese ha venduto 16,7 milioni di smartphone, in calo del 34% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Perde anche RIM, sceso dal 20% al 15%.

“Nonostante i maggiori margini garantiti dagli smartphone e l’appetito apparentemente insaziabile per i dispositivi convergenti – spiega l’analista IMS Josh Builtaè chiaro che non tutti i produttori sono posizionati allo stesso modo per sfruttare questo trend”.

LG, ad esempio, ha seguito un po’ la strada di Nokia: pur essendo il terzo produttore mondiale di cellulari è stata lenta ad aggiornare la sua gamma smartphone e controlla attualmente solo l’1% del mercato rispetto al 4% del primo trimestre 2010.
 

Il fallimento di molti player tradizionali, quindi, ha aperto la strada a molti outsider, che ne hanno giustamente approfittato.

Samsung, ad esempio, ha beneficiato di un portfolio ampio, che include dispositivi basati sul sistema operativo proprietario Bada, su Windows Mobile e su Android, mentre anche HTC ha saputo rafforzare la propria posizione, passando da una quota del 6% lo scorso anno al 10% nel primo trimestre di quest’anno.

 

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