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Il produttore taiwanese Acer ha acquistato una società californiana specializzata nel cloud computing e aperto un centro di R&D in Cina. Cambi anche ai vertici dell’azienda con la nomina di nuovo direttore.
Operazioni che hanno tutte un elemento in comune: tentare di colmare il ritardo rispetto alla crescita esponenziale dell’iPad di Apple.
Acer fino allo scorso anno era la star indiscussa sul mercato dei netbook ma, con l’avanzata dei tablet, ha perso terreno.
iGware, la società americana sulla quale il gruppo di Taiwan ha messo le mani per 320 milioni di dollari, è specializzata appunto nel cloud. Questa acquisizione consentirà ad Acer di svilupparsi su questo mercato che, secondo le stime di Gartner, nel 2014 varrà 150 miliardi di dollari.
Il centro di R&D, aperto a Chongqing, è invece destinato a rafforzare la presenza della compagnia sul mercato cinese dei tablet e degli smartphone sotto la guida di un nuovo direttore, Dave Chan.
Cloud computing è dispositivi mobili vanno di pari passo: il primo consente l’uso dei secondi.
Acer, che ha lanciato i primi tablet ad aprile (un anno dopo l’uscita dell’iPad di Apple), punta ormai sulla mobilità perché la concorrenza in questo comparto, a cominciare da Apple, ha fortemente minato le sue vendite di netbook, i minicomputer ultrapiatti che avevano fatto il successo del gruppo in questi ultimi anni.
Da diversi mesi ormai Acer è in stato di allarme e dall’inizio dell’anno il titolo ha perso in Borsa il 55%. Situazione grave che è costata il posto al patron Gianfranco Lanci che ad aprile ha lasciato il gruppo e adesso, secondo indiscrezioni, potrebbe essere reclutato da Samsung per sviluppare l’attività pc della società sudcoreana.
E’ infatti vero che, pur non essendo stato in grado di cavalcare l’onda del successo dei tablet, Lanci nel 2099 aveva fatto di Acer il secondo produttore mondiale di computer, scalzando l’americana Dell.
