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Netflix perde colpi in Borsa: già in declino l’astro nascente del mercato VOD?

Stati Uniti


Netflix, società americana specializzata nella distribuzione dei video online e per corrispondenza, ha pubblicato risultati in forte crescita, ma al di sotto delle attese degli investitori.
Strada già in discesa per una delle stelle più promettenti di Wall Street?

 

E’ quello che si chiedono gli analisti dopo che il titolo di Netflix ha cominciato a perdere più del 10% a 253 dollari il giorno dopo l’annuncio dei risultati del secondo trimestre.

La compagnia ha registrato delle cifre a priori lusinghiere: utile netto in crescita del 55% (68 milioni di dollari) e il fatturato del 52% (789 milioni di dollari).

Ma più che i risultati, è la strategia di Netflix a non convincere più gli azionisti: il gruppo recentemente ha, infatti, rivisto al rialzo i prezzi dei servizi (da 10 a 16 dollari mensili), per compensare i costi importanti sostenuti per l’acquisto di nuovi contenuti.

“E’ molto difficile capire come Netflix pensa di riuscire ad attirare nuovi clienti o trattenere i vecchi con questi prezzi”, ha commentato Michael Pachter, analista di Wedbush Security.

 

Questo improvviso rincaro dei servizi ha scatenato la protesta dagli abbonati (Leggi Articolo Key4biz). Se a questo aggiungiamo che la società ha confermato che per i mesi a venire non prevede una grossa crescita dei suoi utenti, i conti sono presto fatti: Netflix comincia a non piacere alla Borsa. (Leggi Articolo Key4biz)

Una prospettiva che segna un’inversione di tendenza nella storia di questa compagnia, il cui numero di clienti è cresciuto del 65% passando da 15 a 25 milioni.

 

Nel medio termine, la crescita di Netflix poggia esclusivamente sul suo allargamento al di fuori dei confini nord-americani. Ma il gruppo ha bisogno di denaro per finanziare le sue ambizioni all’estero. L’arrivo in America Latina, per esempio, previsto per il secondo semestre del 2011, è già costato 10 milioni di dollari più del previsto. (Leggi Articolo Key4biz)

Dopo i due continenti americani, la compagnia conta anche di raggiungere l’Europa nel 2012, a partire dalla Gran Bretagna e dalla Spagna. Per la Francia bisognerà attendere il secondo semestre del prossimo anno. Un’operazione che ha già messo in moto i possibili competitor di Netflix che hanno cominciato ad affilare le armi per non farsi scalzare sul promettente mercato del video on-demand (Leggi Articolo Key4biz). Ma fino ad allora tante cose potrebbero essere cambiate.

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