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Internet come le sigarette? Stare offline, anche per 24 ore, provoca ‘solitudine e smarrimento’

Regno Unito


Uno studio britannico ha confermato quello che già da tempo molti avevano intuito: l’uso di internet genera dipendenza, un po’ come le sigarette. Le persone che ne vengono private, anche per un breve periodo, si sentono ‘sole e smarrite’ e la ‘disintossicazione’ digitale è percepita proprio come il tentativo di liberarsi da alcool o sigarette.

Lo studio è stato effettuato su 1.000 persone, di età compresa tra 18 e 65 anni, dalla società Interesperience per analizzare il grado di ‘dipendenza digitale’ dei britannici nell’ambito di un progetto denominato ‘Digital Selves‘.

Il progetto, che intende esaminare l’atteggiamento delle persone verso l’uso di internet, degli smartphone e di altri dispositivi connessi, ha incluso anche ‘prove pratiche’ come la disconnessione dei partecipanti per un’intera giornata.

 

Al 53% degli intervistati, non poter accedere a internet, alle email o non poter guardare la Tv ha provocato un sentimento di ‘smarrimento’, al 40% di ‘solitudine’. Una persona ha detto addirittura di sentirsi come se avesse ‘una mano mozzata’, un’altro ha definito la disconnessione dal web come il suo ‘incubo peggiore’.

Un numero significativo di persone ha ‘bluffato’, accendendo la radio o la Tv e poi affermando di averlo fatto perchè non considerava questi media come appartenenti alla categoria delle ‘tecnologie’. Altri hanno accettato la sfida, ma poi hanno acceso il cellulare togliendo la suoneria, considerando ‘inconcepibile’ la completa disconnessione, anche per un solo giorno.

Molti dei partecipanti hanno trovato estremamente difficile resistere alla tentazione di connettersi a internet, soprattutto coloro per i quali la comunicazione online rappresenta il principale metodo di interazione sociale.
Le difficoltà maggiori le hanno incontrate i più giovani, generalmente forti utilizzatori delle nuove tecnologie, mentre gli over 40 hanno affrontato la disconnessione con minore agitazione, ma solo il 23% tra gli adulti ha reagito positivamente alla prospettiva di non poter accedere a internet, dicendo di sentirsi ‘liberi’.

Paul Hudson, Chief Executive di Intersperience ha sottolineato come “le tecnologie digitali sono sempre più pervasive. La nostra ricerca sull’Io digitale’ dimostra il ruolo predominante che hanno assunto nelle nostre vite, la loro influenza sul nostro modo di fare amicizia, di comunicare, di fare acquisti, sul tessuto delle nostre famiglie, sul nostro lavoro e sulle nostre relazioni”.

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