Italia
Nuove ombre sulla gara per l’assegnazione delle frequenze televisive agli operatori tlc per i servizi di banda larga mobile. A denunciare il problema è MF-Milano Finanza che, con l’ausilio di autorevoli fonti istituzionali, ha spiegato che sulla televisione italiana incombe il rischio oscuramento. Alcune zone d’Italia, scrive MF, potrebbero finire al buio se non verranno posti rimedi al pacchetto di frequenze che verrà messo in gara nelle prossime settimane e che dovrebbe far incassare al governo oltre 2,4 miliardi di euro.
Secondo il giornale la questione è talmente rischiosa che potrebbe comportare un cambio in corsa da parte del ministero dello Sviluppo economico che ha da poco lanciato il bando di gara per i canali 61-69 UHF delle tv locali cui sono interessati Telecom Italia, Vodafone e Wind.
Il rischio oscuramento si spiega con un fenomeno tecnico definito “accecamento“, ben noto e verificatosi già in Gran Bretagna, che esemplifica al meglio quello che può accadere quando c’è sovrapposizione di frequenze di alta qualità su un territorio particolare come quello italiano.
Il blackout televisivo e l’oscuramento di alcuni canali tv potrebbe, infatti, realisticamente verificarsi, nel caso che non venga sistemato in tempo il dividendo dello spettro, perché andrebbero a sovrapporsi numerose frequenze di alta qualità. Le interferenze tra i canali potrebbero giungere dalle frequenze assegnate alla telefonia mobile più vicine a quelle televisive. A rischio infatti sono i canali 60, 59 e 58 UHF della televisione digitale che potrebbero subire lo sconfinamento frequenziale da parte dei segnali telefonici.
Questo disturbo tra i canali potrebbe causare i maggiori problemi a Mediaset e Rai, che con tutta probabilità andranno a vincere e occuperanno le frequenze più a rischio (i canali 55 e 58 UHF) del lotto B del beauty contest che assegnerà gratuitamente 6 mux.
Ma anche le frequenze tra i 188 e 195 MHz (07 VHF), che sono in lizza nel lotto A potrebbero dare alcuni problemi: il canale infatti, inserito nella fascia della gara per i nuovi entranti come Sky o L’Espresso, è uno di quelli a multifrequenza di scarsa qualità, che in base alla nuova canalizzazione europea costringerà molto probabilmente all’adeguamento delle antenne una parte dell’utenza televisiva. Un fattore che può sicuramente mettere a rischio la capacità trasmissiva dei nuovi entranti del mercato tv.