Stati Uniti
Apple, forte dei suoi 76,2 miliardi di dollari cash, sarebbe entrato in corsa per l’acquisto di Hulu, provider americano di contenuti e servizi video online. Lo ha detto Bloomberg, citando due insider rimasti ignoti. Dalle aziende nessun commento.
Dopo il ritiro di Microsoft dalla trattativa, la compagnia di Steve Jobs ha pensato bene di farsi avanti per entrare in un business molto promettente. Quello appunto dei video online che stanno trainando il mercato dei contenuti. Tra le società che restano interessante ad Hulu anche Google, Yahoo e AT&T. Grossi nomi che lasciano intuire le potenzialità enormi di questa operazione. (Leggi Articolo Key4biz)
Hulu è posseduta da News Corp, Walt Disney, NBC Universal (Comcast), e dal fondo di investimenti Providence Equity Partners.
Il mese scorso, la compagnia aveva ricevuto un’offerta da parte di un potenziale acquirente, il cui nome è rimasto segreto, e aveva già dato mandato a Morgan Stanley e Guggenheim Partners per trattare con altri possibili interessati.
Si tratta di un punto di svolta fondamentale per la strategia di una società che lo scorso anno ha valutato per sei mesi un IPO dalla quale aveva intenzione di raccogliere 200-300 milioni di dollari, stimando l’azienda a 2 miliardi. Il progetto è stato poi abbandonato per puntare maggiormente su nuovi modelli di abbonamento.
Oggi nelle casse di Apple ci sono 76,2 miliardi di dollari liquidi, una somma molto consistente che, secondo gli analisti, potrebbe essere usata per un’acquisizione importante.
Fino a oggi la compagnia ha preferito comprare società piccole. L’operazione più grossa è stata quella di NeXT per 400 milioni di dollari nel 1996. Un investimento eccezionale che consentì a Steve Jobs di tornare alla guida del gruppo.
Secondo Brian Marshall, analista di Gleacher & Co, “Hulu potrebbe aggiungere nuovi elementi per i servizi streaming e con abbonamento”.
Per Apple potrebbe essere molto interessante mettere le mani sulla library di Hulu che possiede i diritti per diverse opere di Walt Disney, News Corp e NBC Universal.
Un tassello in più per potenziare Apple TV ma anche per rafforzare l’offerta disponibile per tutti gli utenti dei dispositivi della compagnia.
Hulu, diventata popolare per l’accesso gratuito a programmi televisivi molto seguiti negli USA, nel luglio scorso ha lanciato un servizio a pagamento per allargare la propria offerta anche a contenuti televisivi di altri partner, come Viacom.
Tuttavia i proprietari cominciano ad avvertire la pressione dei broadcaster del satellite e cavo, perché riluttanti a pagare per quei contenuti che poi vengono offerti gratuitamente in rete.
Si considerino poi pure la difficoltà degli operatori Tv che non intendono cedere i loro programmi a una piattaforma che fornisce servizi free e con un modello di raccolta pubblicitaria che potrebbe non essere adatto all’offerta di contenuti premium.
La compagnia media sta comunque godendo di un ampio successo e si prevede che per la fine del 2011 raggiungerà il traguardo del mezzo miliardo di entrate con 1 milione di abbonati. Nel primo trimestre, infatti, i ricavi sono cresciuti del 90% rispetto allo stesso periodo 2010.
Sebbene debba fare i conti con Netflix, provider di video on demand in streaming, che registra 20 milioni di utenti paganti negli Stati Uniti.