Cina
Il motore di ricerca cinese Baidu ha annunciato il prossimo lancio di un servizio di musica online attraverso il quale distribuirà i cataloghi di Universal Music, Warner Music e Sony Music. L’operazione mette fine a un lungo braccio di ferro con la giustizia.
I dettagli finanziari dell’accordo non sono stati resi noti. In ogni caso, la joint-venture One-Stop China, nata da questa intesa, consentirà di offrire agli utenti cinesi di Baidu la possibilità di ascoltare in streaming o in downloading le library delle tre major discografiche.
Baidu pagherà ai partner i diritti d’autore per tutti i brani ascoltati o scaricati tramite il proprio servizio di ricerca di file Mp3 o la piattaforma ting!.
Pace fatta, quindi, dopo una lunga disputa che aveva contrapposto le tre case discografiche a Baidu, accusata di fornire agli utenti link verso siti che consentivano di scaricare illegalmente musica.
Nel febbraio 2008, Universal, Warner e Sony Music avevano fatto partire una denuncia contro Baidu chiedendo un risarcimento di almeno 63,5 milioni di yuan (9,8 milioni di dollari) per violazione dei loro diritti di proprietà intellettuale.
Nel gennaio 2010 un tribunale cinese s’era pronunciato a favore di Baidu, ritenendo ‘legali’ i link del motore di ricerca che puntavano a piattaforme pirata.
Baidu catalizza il 75,9% del mercato cinese della ricerca online, secondo le ultime stime fornite dall’agenzia Analysys International.
A fine giugno, stando a quanto dichiarato dal Centro di informazione su internet (CNNIC), la Cina contava 485 milioni di utenti con un tasso di penetrazione del 36,2% in costante crescita ma in fase di rallentamento.