Gran Bretagna
News Corp ha ritirato ufficialmente l’offerta per le quote mancanti di BSkyB, ma ha sottolineato che l’acquisizione avrebbe portato benefici a entrambi i gruppi. Tuttavia crede che sia troppo difficile proseguire con le trattative nell’attuale clima. In ogni caso, News Corp ha ribadito l’intenzione di rimanere azionista a lungo termine di BSkyB, di cui detiene il 39% circa del capitale.
Rupert Murdoch non ha atteso neanche la pronuncia dell’Ofcom sul dossier, messo chiaramente in difficoltà da un clima politico non più sostenibile.
Il magnate australiano dei media ha fatto il suo ingresso sul mercato britannico 40 anni fa. Nel volgere di pochi anni è riuscito ad affermasi nell’editoria e nella Tv digitale grazie alla propria tenacia e anche alla forza di lottare contro chi lamentava l’eccesso di potere nelle sue mani e il rischio per il pluralismo dei media.
Oggi, dopo lo scoppio del caso delle intercettazioni illegali che ha portato alla chiusura del tabloid News of the World e a diversi arresti, il tycoon ha perso anche l’appoggio del premier David Cameron che in parlamento ha parlato di atteggiamento ‘disonorevole’ e invitato il gruppo a far chiarezza piuttosto che pensare alla fusione.
“La volontà del parlamento e dell’opinione pubblica è chiara“, ha detto il leader laburista Ed Miliband. A Murdoch non è restato che tirarsi indietro.
Lo scandalo delle intercettazioni illegali che ha colpito News Corp può offrire al governo britannico l’occasione per introdurre e approvare una nuova legge che regoli il settore dei media, ha dichiarato il vice-primo ministro britannico Nick Clegg. “Dobbiamo cogliere l’occasione per fare pulizia“, ha detto Clegg riferendosi alla necessità di controllare più da vicino le pratiche adottate dai mezzi d’informazione e i loro legami con gli ambienti di potere. Clegg ha aggiunto che “sicuramente” lo scandalo intercettazioni non è circoscritto a News of the Word.
William Shawcross, che ha scritto una biografia su Murdoch, ha parlato di uno tsunami che ha fatto perdere al magnate quel sostegno politico che lo ha sempre accompagnato.
Tuttavia bisogna riconoscere che News Corp ha già attraversato momenti problematici, come la bancarotta degli anni ’90, e difficilmente il caso delle intercettazioni illegali riuscirà a minare una società che opera in tutto il mondo e genera un fatturato annuo di oltre 2 miliardi di dollari cash.
Sicuramente, però, potrebbe cambiare la posizione del figlio del tycoon, James Murdoch, guardato con favore da molti azionisti e considerato come il passibile successore del padre alla guida della holding.
James ha infatti avuto un ruolo centrale in tutta la vicenda, oltre a essere stato uno dei promotori dell’offerta per BSkyB. Ma è anche colui che ha chiesto la chiusura del tabloid e deciso con Rupert Murdoch di rinunciare all’operazione sulla pay Tv britannica, che sarebbe stata la più grossa acquisizione di una società tentacolare che vanta proprietà in tutto il mondo sia nell’editoria che nella televisione e nel cinema.
Gli analisti adesso si stanno interrogando su quale sarà la nuova strategia della holding e soprattutto su come Murdoch gestirà la pressione degli azionisti che hanno investito in BSkyB. Un’operazione importante che avrebbe dovuto compensare le forti perdite dei suoi giornali causate dal calo degli introiti pubblicitari e del numero dei lettori.
Secondo alcuni Murdoch starebbe cercando di vendere tutti i suoi giornali britannici (The Sun e The Times), ma par che finora non abbia ricevuto manifestazioni di interesse.