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E’ giunto a quota 15 miliardi il numero di download effettuati dall’App Store, che agli oltre 200 milioni di utenti iPhone, iPad e iPod touch offre ormai qualcosa come 425 mila app.
Col suo negozio virtuale, oltre che con i suoi innovativi dispositivi, Apple ha creato nuovi mercati e opportunità impensabili fino a pochi anni fa, costringendo i competitor a inseguirne la scia. Proprio sulle applicazioni si gioca infatti la partita più interessante del settore: i programmini da scaricare sui dispositivi mobili sono stati paragonati agli sms, che da funzione ‘collaterale’ sono diventati uno degli elementi più remunerativi per gli operatori mobili.
La terza generazione di dispositivi mobili deve la sua fortuna anche alle app e tutti i player del settore sono alle prese col tentativo di sedurre gli sviluppatori, così da creare una community in grado di creare software attraenti e attrarre nuovi utenti.
Ai suoi ‘fedelissimi’, Apple – che mantiene il 30% degli introiti – ha versato più di 2,5 miliardi di dollari.
Ad aprile, giusto per fare un esempio di quanto ampio sia il successo di Apple, anche Google ha dato i suoi numeri: dall’Android Market sono state scaricate 3 miliardi di applicazioni. Ancora poche, rispetto ai numeri di Apple, ma con un evidente trend di crescita che lascia ben sperare: se infatti il primo miliardo di applicazioni è stato raggiunto in 20 mesi, ce ne sono voluti appena 5 per arrivare a quota 2 miliardi e solo due per toccare la barra del terzo miliardo di download.
Una corsa, insomma, cui si sono aggiunti tutti i player di ‘spessore’: da Nokia a Rim, da Microsoft ad Amazon.
Solo per l’iPad, rende noto Apple, sono state create oltre 100 mila app ‘native’ disponibili in 90 Paesi. Ce ne sono per tutti i gusti, divise in 20 categorie – fra cui giochi, economia, news, istruzione, sport, salute e benessere, riferimento e viaggi – e ogni continente ha le sue preferite: in Nord America, Europa e Australia le più gettonate sono i giochi, in Africa vanno per la maggiore quelle a contenuto religioso (come la Bibbia e i promemoria per l’Islam), mentre in Asia spopolano le app per la lettura dei manga.