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Nokia taglia ancora i prezzi: il costo degli smartphone giù del 15% per battere i competitor

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Nokia è tornata a una vecchia tattica per tentare di recuperare terreno nel segmento degli smartphone: il costo dei suoi dispositivi è stato infatti tagliato del 15% sui mercati europei. Una strategia che ha funzionato in passato, quando Nokia aveva le adeguate economie di scala, ma che potrebbe ora rivelarsi rischiosa alla luce del declino di Symbian.

 

Il taglio ai prezzi è stato segnalato dall’analista Ben Wood di CCS Insight, che a Bloomberg ha riferito: “Abbiamo assolutamente visto il calo. Nokia sente l’aggressiva pressione dei concorrenti nel segmento dei cellulari”.

Quando Reuters, ieri, ha diffuso la notizia, le azioni della società hanno perso circa il 3%.

 

Il gruppo finlandese ha perso, dopo 16 anni, il primato nel settore, scalzata da Samsung e presto, secondo gli analisti, sarà superata anche da Apple. Dall’arrivo dell’iPhone, la società ha perso il 25% di quota di mercato e, in attesa dei primi modelli basati sul sistema operativo Microsoft WP7, deve trovare un equilibrio tra la necessità di mantenere alto il livello di appeal di Symbian (spera di vendere almeno altri 150 milioni di dispositivi basato su questo Os) e quella di preservare i profitti. Negli ultimi 10 anni, in media Nokia ha abbassato il prezzo medio di vendita del 9% l’anno.

 

Un portavoce ha cercato di minimizzare la portata dei tagli, affermando che i cambiamenti dei prezzi rientrano nella routine, ma una riduzione del 15% sembra andare al di là di aggiustamenti standard.

“Per un’azienda come Nokia – ha spiegato  Neil Mawston di Strategy Analytics – qualsiasi aggiustamento superiore al 5% non è un fatto di ordinaria amministrazione. Tutti i maggiori produttori effettuano delle riduzione, fino a sei volte l’anno, ma si tratta di aggiustamenti minimi. Una riduzione così ampia è stata forzata, dovuta al declino del fatturato causato dalla debolezza della domanda”.

Questa decurtazione, concordano gli esperti, non sarà benefica per la redditività: già alla fine di maggio, Nokia ha dovuto tagliare le previsioni di vendita di cellulari, per un valore pari a 6,5 miliardi di euro, stimando un margine operativo in calo tra il 6 e il 9%.

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