Unione Europea
Si spera che nessuno degli europei che viaggerà per lavoro o per vacanza ne avrà bisogno, ma in caso di necessità, la Ue ricorda l’esistenza del numero unico di emergenza europeo 112.
Il 112 è il numero di emergenza europeo dal febbraio 2009 e può essere chiamato da qualsiasi punto dei 27 paesi Ue. Non sostituisce i numeri di emergenza nazionali, ma offre un servizio parallelo.
Naturalmente si può usare anche da casa ma è molto utile sapere che se ci si trova all’estero, in un altro Stato membro, e si ha bisogno di chiamare la polizia, un’ambulanza, o segnalare un incidente stradale, non è necessario conoscere i numeri di emergenza nazionali perché il 112 è disponibile.
La legislazione europea sulle telecomunicazioni, approvata lo scorso anno dal Parlamento, ha già migliorato l’accessibilità del numero, ma nell’ambito della discussione sul rapporto sul “servizio universale e il numero di emergenza 112”, la relatrice Sylvana Rapti, ha ricordato che “È necessario fornire al 112 il sostegno che merita per migliorare i suoi benefici sulla vita dei cittadini”.
Nel rapporto si valutano la situazione attuale, le sfide sui finanziamenti, la gestione delle chiamate – tempo di risposta, telefonate in lingua straniera, localizzazione del chiamante – e l’accessibilità al servizio per le categorie più vulnerabili e gli utenti disabili.
Si suggerisce inoltre l’utilizzo di servizi di interpretazione per aiutare le persone che si trovano all’estero e non parlano la lingua del paese da cui stanno chiamando.
L’Italia è stata fra gli ultimi paesi ad adeguarsi alle normative Ue sul 112: solo a marzo, la Commissione ha chiuso una procedura d’infrazione perchè non erano stati
predisposti i necessari servizi di localizzazione delle chiamate, introdotti nell’estate dello scorso anno.
La localizzazione delle chiamate è cruciale per un intervento tempestivo in caso di emergenza, in particolare per le telefonate effettuate da telefoni cellulari, quando il chiamante potrebbe non essere in grado di indicare la propria posizione (ad es. in zone non frequentate abitualmente).