Roaming: tariffe ancora troppo alte. La Ue pensa a nuova sforbiciata

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Entro il 2014 i costi per le chiamate dall'estero non dovrebbero superare i 24 centesimi al minuto, ossia il prezzo medio pagato per le telefonate mobili nazionali in molti paesi Ue.

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Un’altra sforbiciata alle tariffe di roaming, ancora ingiustificatamente alte: la Commissione la proporrà probabilmente mercoledì, in quella che è una vera e propria crociata contro i prezzi che gli europei pagano per usare il cellulare al di fuori del proprio paese.

Secondo indiscrezioni, l’eurotariffa per le chiamate dall’estero dovrebbe passare dagli attuali 35 centesimi al minuto a 24 centesimi entro luglio 2014 mentre dal luglio 2012 il costo per ricevere una chiamata all’estero non potrà superare gli 11 centesimi e quello degli Sms non potrà oltrepassare i 10 centesimi.

La decurtazione delle tariffe per chiamare dall’estero avverrà in maniera graduale: il costo passerà a 32 centesimi a metà 2012, e poi a 28 centesimi nel luglio 2013, per poi arrivare nel 2014 a 24 centesimi al minuto, ossia il prezzo medio pagato per le telefonate mobili nazionali in molti paesi Ue.

La Commissione, del resto, ha più volte indicato, anche nell’Agenda digitale, che l’obiettivo finale è di azzerare – o quasi – entro il 2015, la differenza tra le tariffe di roaming e quelle nazionali.

 

Le attuali norme sul roaming resteranno in vigore fino al 2012, ma visto che il problema non è stato ancora risolto, la scorsa settimana la Commissione aveva anticipato l’intenzione di presentare a brevissima scadenza una proposta in grado di offrire una soluzione a lungo termine ai problemi strutturali dei mercati dei servizi di roaming vocale, di testo e di dati.

 

Il nuovo regolamento prevede quindi altri interventi per calmierare i costi legati all’uso di internet dal cellulare quando ci si trova all’estero: dal primo luglio di quest’anno, le tariffe all’ingrosso per la trasmissione in roaming (quindi quelle che gli operatori si praticano l’un l’altro, non i prezzi all’utente finale) sono scese da 80 centesimi a 50 centesimi per megabyte. Questi ribassi all’ingrosso dovranno essere riproposti anche agli utenti finali, per i quali navigare online in roaming non potrà costare più di 90 centesimi al megabyte, con un ulteriore declino dei prezzi nel 2013 (70 centesimi) e nel 2014 (50 centesimi). Inoltre “ciascun operatore dovrà calcolare le tariffe sulla base del consumo per kilobyte”, si legge nel documento della Commissione, anticipato da alcune agenzie di stampa.

La scorsa settimana, il Commissario Ue Neelie Kroes ha sottolineato come sia necessario affrontare i problemi legati al roaming alla radice, “mediante una strategia strutturale di lunga durata”.

 

A tal fine la Commissione si accinge a presentare nuove proposte globali atte ad offrire soluzioni a lungo termine al problema fondamentale, ossia la mancanza di competitività sui mercati del roaming: tra queste misure rientra anche un tentativo di separazione tra servizi di telefonia mobile e servizi di roaming. In sostanza, per stimolare la concorrenza, ciascun operatore nazionale dovrà essere in grado di offrire ai suoi clienti accesso a servizi di roaming forniti da un qualsiasi altro operatore, tramite ‘pacchetti’ specifici che lascino immutati il numero di telefono, il contratto e il piano tariffario dell’utente.

Previste anche nuove misure che favoriscano l’ingresso degli operatori mobili virtuali.

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