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Brevetti: è ancora Samsung Vs Apple. Continua il botta e risposta a suon di cause legali

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Samsung ha presentato un’altra denuncia contro Apple per violazione di brevetto nelle tecnologie utilizzate nell’iPhone e nell’iPad.

“Apple ha copiato molte delle innovazioni di Samsung nell’iPhone, nell’iPod e nell’iPad”, sostiene la società sudcoreana, che il 28 giugno aveva presentato un’altra denuncia presso la International Trade Commission chiedendo di bloccare le importazioni dei dispositivi contenenti le tecnologie oggetto della causa.

 

E’ un botta e risposta ormai continuo tra le due società: dopo aver depositato tre cause contro la società americana – a Seul, Tokio e in Germania – il gruppo coreano, ad aprile, ha spostato il contenzioso negli Usa, ribadendo quanto già sostenuto negli altri procedimenti e cioè che Apple avrebbe violato 10 brevetti – relativi “a innovazioni fondamentali che aumentano l’affidabilità, l’efficienza e la qualità dei dispositivi e migliorano l’interfaccia degli smartphone e di altri prodotti”.
I brevetti, oltre che alla riduzione di potenze durante il trasferimento dati, alla tecnologia 3G per l’ottimizzazione e la riduzione degli errori durante la trasmissione dei dati e alle tecnologie di comunicazione wireless, riguardano le tecnologie che consentono di telefonare e navigare internet nello stesso momento, che migliorano l’invio di messaggi e allegati, che riducono le interferenza tra dispositivi e aumentano la capacità delle reti.

La società di Steve Jobs, dal canto suo, alcuni giorni prima aveva accusato il partner – Apple è il maggior cliente di chip, schermi e altri componenti Samsung dopo la giapponese Sony – di aver copiato palesemente il design e le tecnologie – l’aspetto, le interfacce e perfino il confezionamento – dell’iPhone e dell’iPad nei suoi smartphone e tablet della serie Galaxy.

Gli smartphone e i tablet Galaxy, basati sul sistema operativo Android – sostiene il gruppo di Cupertino – sono stati progettati come una copia conforme dei prodotti Apple, che ha fatto ricorso alla corte per prima, con l’obiettivo di fermare le violazioni e ottenere un risarcimento economico.

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