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Tecnologie KETs: per il Commissario Ue Antonio Tajani, ‘Risorsa chiave per leadership tecnologica europea’

Unione Europea


Un gruppo di esperti di alto livello istituito dalla Commissione europea ha definito oggi gli orientamenti per dare un vantaggio competitivo all’industria europea implementando le tecnologie industriali del futuro – le cosiddette tecnologie abilitanti fondamentali (KETs). Attraverso un approccio integrale alle KETs le principali conclusioni chiamano i decision makers ad adottare obiettivi politici radicali per far rimanere capacità e abilità specifiche in Europa.

 

In particolare, il gruppo suggerisce che l’importanza vitale delle KETs si rifletta sia nella struttura dei finanziamenti del prossimo programma quadro per la ricerca e l’innovazione, che nelle priorità della futura politica regionale europea Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per Industria e l’imprenditorialità, ha messo in guardia dal “rischio di perdita di competitività” qualora non si riesca a sfruttare al meglio le potenzialità delle sei seguenti KETs: la micro e la nano elettronica, i nuovi materiali, la biotecnologia industriale, la fotonica, le nanotecnologie e i nuovi processi produttivi.

 

“L’innovazione in Europa dipende direttamente dallo sviluppo e crescita delle tecnologie abilitanti fondamentali. Occorre concentrare al meglio le nostre politiche per creare maggiori sinergie con gli strumenti a disposizione, solo così potremo aumentare le capacità dell’Europa in questo settore strategico. Sono convinto che le applicazioni delle KETs consentiranno all’Europa di creare più crescita e occupazione. Ritengo che l’impegno degli operatori privati​​ ad investire in Europa sarà un fattore decisivo di successo”, ha dichiarato Antonio Tajani.

 

La ricerca tecnologica e i progetti dimostrativi di prodotti dovrebbero rappresentare la massima priorità. Altre raccomandazioni prendono in considerazione la combinazione di meccanismi di finanziamento a livello comunitario e nazionale e una serie di azioni per migliorare le competenze tecnologiche in Europa. Per questo è importante sviluppare una politica della proprietà intellettuale basata sul concetto del “prima in Europa”, oltre a un meccanismo di monitoraggio per analizzare gli sviluppi del mercato delle KETs.

 

La Commissione approfondirà questi ed altri aspetti in una comunicazione ad hoc agli inizi del 2012.

 

La maggior parte dei prodotti avanzati utilizzano combinazioni di KETs. Pensiamo ad esempio a un’auto elettrica. Essa è una combinazione di nuovi materiali nelle batterie, elementi di microelettronica per l’elettronica di potenza per ridurre il peso della vettura, la fotonica per l’illuminazione a basso consumo, le biotecnologie industriali per pneumatici a basso attrito e i nuovi processi produttivi per la produzione dei veicoli elettrici a un costo competitivo. Ciò vale anche per il telefono cellulare, che incorpora chip microelettronici per le comunicazioni, una fotocamera con la tecnologia fotonica, i nuovi materiali per gli attuali schermi tattili, e così via. Un recente strumento di prevenzione in tempo reale per l’influenza aviaria incorporava etichette biotecnologiche, chip microelettronici, laser di rilevamenti fotonici, e superfici ottimizzate nano tecnologiche per l’elaborazione fluidica.

 

Il gruppo di esperti ad alto livello è stato lanciato il 13 luglio 2010 dai Vice-Presidenti della Commissione europea Antonio Tajani e Neelie Kroes e dal Commissario Maire Geoghegan-Quinn. Ad oggi il gruppo si è riunito tre volte.

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