eGov: per l’OCSE, Italia best practice per la digitalizzazione della PA

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A giudizio dell'OCSE il sistema italiano ha raggiunto un buon livello di qualità anche grazie all'adozione di logiche open data, che rendono possibile una reale condivisione di informazioni tra PA e utenti.

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Le misure attuate nella Pubblica Amministrazione qualificano l’Italia come una best practice internazionale nel settore dell’eGovernment e della trasparenza. Lo evidenzia oggi il Rapporto OCSEGovernment at a Glance 2011“. Anche per quanto riguarda l’assenteismo nella PA, il documento sottolinea come nel 2009 il nostro Paese abbia ottenuto risultati incoraggianti rispetto alla media OCSE (11 giorni all’anno). I giorni medi di assenza per malattia sono infatti circa 9 l’anno: un dato inferiore rispetto a quello registrato in Francia, Germania e Canada.

Nel confronto internazionale, la nostra Pubblica Amministrazione risulta oggi migliorata per effetto delle misure contenute nella Riforma Brunetta (decreto legislativo n. 150/2009): l’introduzione delle pratiche di valutazione della performance e dei meccanismi di “performance related payment” (collegamento tra retribuzioni e produttività) così come la scelta di legare la performance individuale a quella dell’organizzazione.

L’Italia si distingue per l’importanza che attribuisce alla trasparenza nella PA: sono stati infatti pubblicati gli elenchi completi degli incarichi affidati a consulenti e collaboratori esterni, degli incarichi retribuiti ai dipendenti pubblici, degli emolumenti dei membri dei consigli di amministrazione di consorzi e società a totale o parziale partecipazione pubblica. La trasparenza viene anche garantita sul mondo sindacale, con la pubblicazione online della banca dati completa dei distacchi, delle aspettative e dei permessi nonché delle aspettative e dei permessi per funzioni pubbliche elettive. Infine, è stato esteso a tutte le pubbliche amministrazioni l’obbligo di pubblicazione online di curriculum vitae, recapiti e retribuzioni annuali dei dirigenti nonché i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale.

A giudizio dell’OCSE il sistema italiano ha raggiunto un buon livello di qualità anche grazie all’adozione di logiche open data, che rendono possibile una reale condivisione di informazioni all’interno della PA e con i suoi clienti (cittadini e imprese). Un particolare apprezzamento viene poi rivolto al “Piano e-Gov 2012” del ministro Renato Brunetta. La diffusione dell’utilizzo della Posta elettronica certificata (PEC) e le iniziative per la digitalizzazione della sanità, della giustizia e della scuola hanno trasformato il nostro Paese in una best practice internazionale nel settore.

Per maggiori informazioni:

Government at a Glance 2011 (Executive Summary)

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