Unione Europea
Un consorzio guidato da Microsoft condurrà dei test in Gran Bretagna per capire in che modo lo spettro radio non utilizzato per le trasmissioni Tv terrestri possa essere usato per le nuove reti a banda larga mobile. Obiettivo dei trial, anche quello di convincere i broadcaster e le autorità che i servizi basati su queste frequenze non creeranno problemi di interferenze con le trasmissioni televisive.
Il consorzio, di cui fanno parte anche la BBC, British Sky Broadcasting e l’ex monopolista BT, intende esplorare i possibili usi dei cosiddetti ‘white spaces‘ (le risorse spettrali non utilizzate in un certo intervallo di tempo oppure in una certa area geografica) per la realizzazione di reti ‘super Wi-Fi’ sia nelle aree urbane che in quelle rurali.
Microsoft ha già realizzato una rete sperimentale a banda larga mobile nella sua sede americana, utilizzando le frequenze riservate alle trasmissioni televisive digitali dopo che il governo, a settembre dello scorso anno, ha dato il via libera all’utilizzo dei white spaces per le nuove reti ‘super Wi-Fi‘.
Anche la Ue si è mossa in questa direzione: ad aprile, la Commissione industria, ricerca ed energia (ITRE) del Parlamento europeo ha adottato una serie di emendamenti al Programma Ue sulla politica dello spettro radio per incoraggiare l’uso delle frequenze non licenziate, in particolare dei ‘white spaces’, per lo sviluppo di servizi wireless internet di nuova generazione (next generation Wi-Fi).
I test europei partiranno mercoledì e si svolgeranno a Cambridge e Microsoft spera così di convincere anche altri paesi Ue ad aprire all’uso degli spazi bianchi per le reti mobili di nuova generazione.
Il gruppo di Redmond ha avviato trattative in vista dell’avvio di sperimentazioni anche con le autorità giapponesi e di Singapore.
I white spaces, che non saranno utilizzati per le trasmissioni digitali, sono una risorsa molto importante per le nuove reti a banda larga mobile, le qualio dovranno sostenere la crescente domanda di servizi internet in mobilità, trainata dall’enorme successo di smartphone e tablet. Un successo tale che in molte grandi città le reti degli operatori mobili non riescono a reggere il carico di traffico, con notevoli disagi per gli utenti, sempre più appassionati di servizi molto voraci di banda, come i video di YouTube o la musica in streaming.
Spiega Dan Reed di Microsoft che “lo spettro è una risorsa naturale limitata. Non se ne può creare di nuova e bisogna usarla in maniera saggia ed efficiente”.
Gli spazi bianchi inutilizzati, ha aggiunto, “offrono un’importante opportunità per estendere i benefici della connettività wireless a molte persone, in molte località, attraverso la realizzazione di reti super Wi-Fi”.
Queste infrastrutture difficilmente arriveranno a coprire interi territori nazionali, ma rappresentano uno strumento importante anche per raggiungere gli obiettivi della Digital Agenda, che prevede, tra le altre cose, di raggiungere una copertura totale del territorio europeo entro il 2013 e la garanzia di connessioni ad alta velocità ad almeno il 50% della popolazione entro il 2020.
Ai test parteciperà anche la Tv di Stato britannica, che si è detta ottimista circa la buona riuscita delle sperimentazioni ma, come l’Ofcom, vuole avere conferma certa che le reti wireless non interferiranno con i servizi televisivi.
Se i test avranno esito positivo, spiega il Financial Times, l’Ofcom (l’equivalente della nostra Agcom) completerà il quadro regolamentare per l’utilizzo dei white spaces e, a quel punto, il compito più arduo sarà quello di convincere i produttori di dispositivi come Nokia e Samsung a produrre smartphone compatibili con queste frequenze.