Ricerca: Google prende in prestito dai cellulari le ultime innovazioni per la search desktop

di Alessandra Talarico |

Estesa anche alla ricerca da Pc la funzione di riconoscimento vocale e di ricerca per immagini. Negli ultimi 2 anni, le ricerche mobilisono aumentate di 5 volte e il loro ritmo di crescita equivale ormai a quelli registrati agli esordi da google.com.

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Amit Singhal

Google ha presentato ieri a San Francisco alcune novità volte a “limitare le barriere” fra le domande poste dagli utenti al suo motore di ricerca e le risposte ottenute. Novità che includono l’estensione del riconoscimento vocale dalla ricerca mobile a quella su Pc e la ricerca per immagini.

Negli ultimi due anni, le ricerche sui cellulari sono aumentate di 5 volte e il loro ritmo di crescita equivale ormai a quelli registrati dal motore google.com ai suoi esordi. Tra le tecnologie che trainano questa crescita, ha spiegato Amit Singhal sul blog ufficiale della società, c’è il riconoscimento vocale, che permette di risparmiare tempo evitando di digitare le ricerche sullo schermo del cellulare. Il sistema di ricerca vocale in lingua inglese è in grado di riconoscere qualcosa come 230 miliardi di parole tra quelle più utilizzate nelle ricerche.

Nell’ultimo anno, ha sottolineato sempre Singhal, il traffico della ricerca vocale è cresciuto sei volte: ogni giorno, gli utenti trasferiscono al sistema più di due anni di comunicazione vocale.

 

La possibilità di interagire col dispositivo attraverso la voce, quindi, è stata estesa anche alla ricerca su Pc con browser Chrome, anche se al momento è disponibile solo in inglese su google.com (guarda il video): cliccando sulla piccola icona nei box di ricerca si potranno formulare le ricerche mediante l’uso della voce, una funzione che potrebbe rivelarsi molto utile per parole difficili da scrivere o ricerche complesse.

Anche la tecnologia per la ricerca basata su immagini è stata inizialmente sviluppata per i dispositivi mobili. Dal 2009, Google Goggles permette di fare una ricerca a partire da una foto scattata con il cellulare. La novità è l’introduzione di Search by Image su PC. A fianco del microfono, su images.google.com, apparirà una piccola macchina fotografica che identifica la nuova funzione: cliccando su questa icona, si può caricare una foto o inserire l’URL di un’immagine dal web e chiedere a Google di dirti che cos’è. La funzione sarà attivo da oggi in 40 lingue e presto, ha anticipato Singhal, saranno create estensioni Chrome e Firefox che permetteranno di cercare qualunque immagine sul web, semplicemente cliccando sul tasto destro del mouse.
 

Per velocizzare ulteriormente anche la fase di esame dei risultati, Google ha apportato delle modifiche a Google Instant, introducendo la funzione Instant Pages che pre-carica in background i primi risultati di ricerca, ancor prima di cliccare per accedere alla relativa pagina, facendo risparmiare in media dai 2 ai 5 secondi.

Instant Pages funzionerà con la prossima versione beta di Chrome, che comprenderà la funzione di pre-rendering, ma i più curiosi la possono già provare Instant Pages con la versione per sviluppatori.

 

Per anticipare le possibili rimostranze dei sostenitori della privacy, Google ha specificato che la funzione di ricerca per immagini non utilizzerà il riconoscimento facciale, anche se potrebbe accadere che in caso di personaggi pubblici il servizio potrebbe restituire dei risultati corrispondenti. Un executive della società ha spiegato che la funzione utilizza le immagini più comuni sul web: il fatto, quindi, che la ricerca per immagini produca o meno risultati dipende da quanto spesso questa immagine compaia sul web.

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